MARZAMEMI - Curiosi manifesti a lutto sono apparsi ieri sui muri di Pachino e Marzamemi per annunciare la scomparsa dell'antico borgo turistico e marinaro. A darne il «triste annuncio» sono stati - come si legge nel manifesto - «la cittadinanza e tutti i commercianti», che però non si sono dati per vinti e hanno invitato «quanti volessero rendere l'ultimo saluto al caro luogo, a visitarlo tutti i giorni dalle 20 alle 2 del mattino». Dunque per gli autori della colorita protesta «non si dispensa dalle visite». Il manifesto è stato affisso nella piazza centrale di Marzamemi e nelle principali vie d'accesso alla frazione. È l'ennesima "esternazione" di uno stato di sofferenza legato alla una notevole flessione di turisti e visitatori nella prima fase dell'estate. Martedì sera i locali della frazione erano poco affollati e - passato l'evento del Festival internazionale del Cinema di Frontiera - il calo di presenze è tornato a registrarsi. «Il nostro disagio è evidente. Non si può pensare di salvare la stagione solo nel fine settimana», afferma un esercente. Nei giorni scorsi si sono registrate altre penalizzazioni per i commercianti e le rosticcerie ambulanti hanno dovuto togliere sedie e tavolinetti a disposizione dei clienti.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 02-08-2007 - Categoria:
Cronaca
La Sicilia: Siracusa
Cala del 50% la presenza dei turisti negli alberghi siracusani. Lo affermano i piccoli operatori del settore, di cui si è fatto portavoce Marco Capillo, durante l'incontro svoltosi ieri mattina nella sala Ciane del Grand hotel di Ortigia. Una riunione incentrata sul sistema turistico e sulle sue prospettive di sviluppo, promossa dall'associazione «Sviluppo Siracusa», presieduta da Giuseppe Cassia e Assoturismo, coordinata da Andrea Corso.
Il dato diffuso dai gestori delle «micro-strutture», ovvero gli alberghi da dieci-venti camere, fotografa una situazione peculiare: il numero dei turisti è forse uguale a quello dello scorso anno, ma è «distribuito» in molte più numerose strutture alberghiere, tra cui tanti bed and breakfast. E il risultato ufficiale risulta falsato.
«Occorre dunque un maggiore controllo in merito al proliferare delle strutture ricettive – ha affermato Andrea Corso – e una seria concertazione tra le parti chiamate in causa per assicurare la crescita di questo settore che, come è evidente, sta soffrendo». Per questo, le due associazioni propongono all'amministrazione un «Patto programmatico»: un documento in cui sono suggerite le azioni da intraprendere per favorire il nuovo sviluppo della città.
Tra queste i tagli alle spese pubbliche, con l'abrogazione dei consigli circoscrizionali; la riduzione dei compensi ad assessori e consiglieri; la soppressione delle commissioni comunali inutili e la diminuzione di manifestazioni minori, spese di rappresentanza e gemellaggi vari.
«Si propone anche lo scioglimento dei cda delle società a prevalente partecipazione pubblica – ha detto Cassia – come la Sogeas, per esempio». E ancora, nel patto programmatico sono evidenziati gli interventi a sostegno della crescita economica del territorio, tra cui la redazione di un piano strategico ad hoc. Infine, si chiede al Comune una maggiore trasparenza sulle sue attività: pubblicazione obbligatoria, per esempio, di ogni spesa sul sito internet del Comune. Dagli incarichi di consulenza all'inventario delle auto di rappresentanza.
Isabella di bartolo
La Sicilia Siracusa la risposta di Granata
«I dati divulgati da Assoturismo sono del tutto infondati». A parlare è l'assessore comunale alle Politiche culturali e al Turismo, Fabio Granata, all'indomani delle affermazioni divulgate dagli albergatori, nel corso di una conferenza stampa di Assoturismo e Sviluppo Italia in cui si era detto di un calo delle presenze turistiche a Siracusa del 50% rispetto allo scorso anno. «Si tratta di statistiche – afferma Granata - diffuse anche attraverso contraddittorie e curiose analisi relative alle presenze di visitatori a Siracusa, del tutto destituiti di fondamento e che rappresentano l'ennesima puntata di un tentativo di mostrare una realtà di crisi inesistente, partendo da numeri falsi e contraddittori». L'assessore ricorda a tale proposito come il 2006 sia stato un anno «straordinario» per la città, con un incremento di presenze di oltre il 19 %. «Reggere questo trend nel 2007 – afferma - sembrava difficile, e invece i primi dati ufficiali parlano di un ulteriore incremento rispetto al 2006. Le tesi sostenute da Assoturismo, oltre che essere prive di fondamento, diventano realmente originali quando collegano un'inesistente crisi del turismo siracusano ad una serie di richieste di ordine politico, sulle quali possiamo pure concordare ma che certamente non sono di competenza di Assoturismo». L'assessore annuncia che nel gennaio 2008 sarà convocata una conferenza stampa sui dati ufficiali del 2007, a cui saranno invitati i rappresentanti di Assoturismo per un confronto pubblico.
Isabella di bartolo
La Sicilia Siracusa
La risposta a Granata
La crisi del turismo? C'è eccome
Granata vive evidentemente in un mondo dorato al di fuori, come tutta l'amministrazione comunale, dalla realtà.
Il sottoscritto, invece, come peraltro tanti altri operatori, vive sul campo e conosce bene i problemi del turismo.
Corso e Cassia, l'uno per Assoturismo e l'altro per Sviluppo Siracusa, e quindi sia dal punto di vista della categoria e sia dal punto di vista squisitamente più politico, hanno ragione, purtoppo, e Granata, così come qualcun altro della Giunta, dovrebbe dimettersi.
Non solo i dati forniti dai cosiddetti "piccoli", come il grande Granata li ha in senso dispregiativo definitivi, sono veri ma la situazione per le piccole realtà imprenditoriali è ancora più grave.
Siracusa non offre niente e l'amministrazione, oltre ad aver buttato via un fiume di denaro pubblico per cose inutili (mi viene da ridere davanti alle avanguardie russe e alle altre iniziative esclusive di una nicchia di élite), dimostra ancora una volta di essere del tutto autoreferenziale oltre che finalizzata ad alimentare se stessa.
I dati del tracollo sono incontrovertibili e sono io, come tanti altri albergatori e ristoratori, a chiedere un confronto con i referenti istituzionali, magari prima del gennaio 2008 perché per quella data qualcuno tra le parti, o noi perché nel frattempo falliti, o lui perché per quell'epoca ormai semplice cittadino, potremmo non esserci