PACHINO - Operatori turistici di Marzamemi da qualche giorno in fermento contro l'amministrazione comunale. L'associazione locale, presieduta da Barbara Fronterrè, è scesa sul piede di guerra per una serie di emergenze e problemi che stanno mettendo a dura prova la pazienza degli operatori commerciali e turistici del borgo marinaro alle prese con i problemi di sempre. Tra i problemi più impellenti c'è quello delle autorizzazioni per il suolo pubblico nel centro abitato di Marzamemi. «Non si è capito bene cosa avremmo dovuto fare per avere questa autorizzazione - afferma Barbara Fronterrè - poiché il sindaco aveva dato alcune disposizioni mentre i funzionari del Comune indicavano altre strade. Alla fine, dopo un continuo andirivieni al comune, gli operatori commerciali sono stati trattati anche con modi non accettabili e pertanto noi mettiamo ugualmente i tavoli e le sedie fuori». Intanto gli operatori commerciali, senza attendere le autorizzazioni del Comune, hanno scelto la strada dell'abusivismo. «Forse così si muoverà qualcosa - aggiunge la Fronterrè - visto che siamo già a metà luglio». E qualcosa si è mosso.
L'assessore al Commercio Giuseppe Giliberto preannuncia un incontro tra i commercianti e l'amministrazione comunale per risolvere in tempi brevi questa situazione. Tra gli operatori però prevale il senso di inutilità. Restano tanti problemi irrisolti a cominciare dalla mancata valorizzazione della zona e resta l'incapacità di gestire anche la minima prassi organizzativa, con gli operatori costretti ad inseguire anche cose minime che altrove sono ovvie. «Se le cose non cambiamo siamo pronti ad attuare anche lo sciopero fiscale - conclude Barbara Fronterrè - e adesso attendiamo un segnale dagli amministratori perché la stagione è già in pieno svolgimento». Secondo statistiche ufficiose pare che le presenze turistiche in zona siano aumentate almeno del 30%. «A Marzamemi si sta continuando ad improvvisare, speriamo si muova qualcosa»: è l'ultima constatazione di Barbara Fronterrè nella speranza che cambi qualcosa.
sergio taccone
Fonte: LaSicilia.it il 13-07-2003 - Categoria: Cronaca
ALIFFI DI QUA E FRONTERRE' DI LA'. A ME SEMBRA, CHE ABBIA RAGIONE LUCCHESI...
Cara Barbara, auguri e complimenti per il ruolo prestigioso, ma oneroso, che hai assunto nel contesto commerciale di Marzamemi. La nostra conoscenza è di pochi anni, ma ho intuito nella tua persona e nella idea della tua "organizzazione commerciale" una idea originale che condivido e ammiro.(Ho realizzato un link con il tuo sito www.Puk.it con il mio: Pachino Promontorio Turismo e Agriturismo) Credo che ciò dipenda, sopratutto dalla tua predisposizione ai rapporti umani e dal tuo il tuo "saper fare", che è una grande dote e merce rara in quel di Pachino e Marzamemi. Ma essa è condizione di base per gestire e governare positivamente e integralmente uno sviluppo intelligente e culturalmente preparato nel divenire turistico e commerciale del Promontorio. Una premessa: non puoi fare scioperi fiscali contro la legge nazionale. Per ciò che riguarda, invece, le "tasse comunali" una idea ce l'avrei. L'ho chiamata "controtassa di scopo" e riguarda le inadempienze formali delle amministrazioni comunali che non mettono in atto i "servizi" e gli "uffici" e che non predispongono i servizi, al cittadino e al commerciante, nel vostro caso, per poter operare in tempi utili e rapidi e per vivere agevolmente e civilmente e democraticamente il territorio.
Come tu sai, l'attuale amministrazione è in piena crisi e nonostante tutta la buona volontà del Sindaco e di alcuni amministratori, vige da sempre una sola regola: governare la macchina amministrativa solo ed esclusivamente per la ricerca del consenso e per distruibuire come prebende e favori cose che normalmente dovrebbe avere una rapidità propria in termini di dazione di servizi al cittadino e alle imprese.(Ufficio Unico dove sei?) Urge una legge che ne ridimensioni i poteri, che da qualche tempo si sono spostati dai politici ai burocrati e ai capi reparto o settori. Usano questo potere solo ed eslusivamente a loro piacimento. In attesa di questa legge, diffidate formalmente con un esposto alla magistratura tutte le inadempienze messe in atto dagli uffici, al fine di mettere la magistratura nella condizione di poter ridimensionare quei poteri che da troppo tempo e impunemente fanno il bello e cattivo tempo in quel ammirevole e unico territorio.
Dall'alto della ciminiera della Tonnara Cordiali Saluti.Firenze Spiros