Marzamemi: Sulla carenza idrica intervenga la Regione Siciliana
MARZAMEMI - Continua a preoccupare il problema idrico che normalmente si ripropone con la stagione estiva ma che non manca di far sentire le proprie influenze negative anche d'inverno. La problematica è stata affrontata ancora una volta dal comitato cittadini "Pro Marzamemi" e per esso dal suo presidente Pasquale Aliffi che ha inviato una lettera al presidente della regione Sicilia Cuffaro il quale riveste la funzione di commissario per l'emergenza idrica e per conoscenza all'assessore regionale al turismo Fabio Granata ed ai sindaci di Pachino e Portopalo Sebastiano Barone e Fernando Cammisuli. "Il servizio idrico, -scrive nella lettera Aliffi- può essere considerato una vera e propria croce per i cittadini di Pachino e Marzamemi che da tempo soffrono la carenza di acqua potabile soprattutto durante il periodo estivo quando la popolazione aumenta, grazie all'arrivo dei turisti ma anche di coloro che, originari del posto ma residenti altrove vengono nell'estremo lembo di Sicilia per trascorrere le vacanze. Ogni anno si è costretti ad affrontare situazioni esasperanti, razionamenti di acqua, motorini che aspirano aria, veglie notturne per controllare se l'acqua viene erogata, e la popolazione si trova impegnata a combattere una guerra fra poveri in attesa di accaparrarsi quel minimo di prezioso liquido che le amministrazioni distribuiscono con le autobotti.
Il turista, continua il presidente del comitato "Pro Marzamemi", rimane affascinato dai nostri luoghi, ma ricorderà certamente con fastidio le lunghe notti insonni trascorse o per il fastidioso fischio dei motorini provenienti dalle varie parti del paese. Tutto ciò stride fortemente con le politiche di sviluppo e con l'immagine di meta turistica di riguardo. Si sa che il governo centrale ha stanziato somme non indifferenti per finanziare il trasferimento di quantità di acqua dalle zone più ricce a quelle più povere o colpite dalla siccità. Spesso si legge di finanziamenti per il rifacimento di condotte idriche, per il trasporto con navi cisterne e per la realizzazione di dissalatori o per il riutilizzo delle acque reflue". L'idea suggerita da Aliffi è proprio quella relativa alla realizzazione di un dissalatore che attinga l'acqua dal mare e che potrebbe risolvere in maniera definitiva il problema della carenza idrica ed è dunque verso tale soluzione che dovrebbero essere indirizzati gli sforzi. "Ci rendiamo conto che i costi economici e burocratici di una simile opera sono enormi, ma siamo convinti che questa sia l'unica soluzione per porre rimedio alla perenne penuria idrica. Abbiamo già prospettato la situazione al presidente del consorzio Ato idrico, ma siamo molto scettici su una possibile soluzione da parte di questi costituendi organi che di certo non hanno la bacchetta magica.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 29-12-2004 - Categoria: Cronaca