MARZAMEMI - (sa.mar.) «Marzamemi, marina di Pachino», non è solo il nome di un libro di Corrado Arangio, voce storica che per anni ne ha descritto i luoghi, ma è la descrizione, in poche brevissime parole, di quella che è la perla del comprensorio siciliano del turismo, il luogo dove si intrecciano indissolubilmente le tradizioni con la modernità, dove il sole si bacia con il mare regalando un mix esclusivo. Marzamemi, il posto che non c'era, la meta di migliaia di turisti che arrivano dopo un passaparola quasi inarrestabile. E la piccola frazione, poche anime d'inverno decine di migliaia d'estate, accoglie tutti regalando scenari mozzafiato, tramonti eccezionali, bellezze uniche. Un borgo, quello costituito dalla piccola frazione, che riesce a regalare angoli meravigliosi anche d'inverno.

Non a caso nei weekend sono tanti coloro che lo inseriscono come meta preferita anche di un solo giorno. E Marzamemi, con la sua aria da nobile borgo decaduto, si fa ammirare in tutta la sua bellezza, con le basole levigate dal tempo, con l'antica chiesetta sconsacrata, le casuzze un tempo abitazioni povere dei pescatori ed oggi ambite ed esclusive residenze estive o esclusivi locali dove è possibile gustare i sapori un tempo poveri ed oggi rivalutati della cucina casereccia e tipica siciliana. Marzamemi dunque, itinerario magico, e borgo da sogno, a ragione si presenta come meta per i vacanzieri di tutte le stagioni.