MARZAMEMI - Da tre anni in qua il festival più meridionale d’Italia si tiene in un borgo marinaro il cui nome deriva dall’arabo Marsa al Hamen, ovvero Rada delle Tortore, fra tonnare abbandonate e spiagge bianchissime che d’estate ospitano pochi e scelti amanti del mare, mentre nel resto dell’anno vi sbarcano i disperati in fuga dalle coste africane.
Intitolato dal regista e direttore Nello Correale al “Cinema di Frontiera”, anche quest’anno il festival di Marzamemi ha esplorato i flussi e le nuove identità messe in gioco dalla globalizzazione, portando in questo angolo dimenticato d’Italia film inediti o semiclandestini come Rachida dell'algerina Yamira Bachir, Baran dell'iraniano Majid Majidi, Capo Nord di Carlo Luglio, L’angelo della spalla destra del tagiko Damshial Usmonov, premio della giuria,. e il bellissimo Aspettando la felicità di Abderrahmane Sissako, Mauritania, cui è andato invece il primo premio, per non parlare dei vari omaggi ed eventi collaterali.
Ma se la giuria (Fabio Ferzetti, Eleonora Giorgi, Enzo Monteleone, Amedeo Pagani) ha incoronato la struggente elegia di Sissako, la vera sorpresa del festival era il secondo film dell'autore di Train de vie , il rumeno Radu Mihaleanu, cioè Ricchezza nazionale . Una stravagante commedia dedicata a Marco Ferreri che vede due giovani francesi tentare di reclutare un gruppo di pigmei della Repubblica centrafricana per un film da girare a Parigi. Premiato dal folto, eterogeneo e attentissimo pubblico di Marzamemi, Ricchezza nazionale sarà a giorni nelle sale. Una buona notizia, ma forse meritava un periodo migliore.
R. Sp.
Fonte:
Il Messaggero il 29-07-2003 - Categoria:
Cultura e spettacolo