MARZAMEMI - Maxi bolletta Tarsu per i titolari di alcuni pontili a Marzamemi. Il Comune, mediante la società di riscossione dei tributi locali Aipa, ha inviato ai gestori dei pontili per nautica da diporto maxi richieste di pagamento. In un caso la somma richiesta sfiora addirittura i 90mila euro, ma vi sono pure bollette di 30mila, 25mila e 15mila euro. Si tratta di una richiesta di pagamento di tributi locali da tutti giudicata eccessiva e in grado di tagliare le gambe al turismo nautico che si sta sviluppando sempre più come uno dei settori di maggiore interesse per la frazione di Marzamemi. Le esose richieste nascono dalla decisione, adottata dal Consiglio comunale alcuni mesi fa di estendere il pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani anche ai concessionari di demanio.

Tuttavia il Municipio ha ritenuto di equiparare alla superficie demaniale occupata e considerata imponibile, anche lo specchio d'acqua rientrante nella concessione come se lo stesso comportasse la produzione di rifiuti. Ciò ha compromesso l'applicazione della tariffa commerciale, di per sé più alta rispetto a quella per uso domestico, a una superficie enormemente grande. Inoltre, l'Aipa ha richiesto anche un arretrato di cinque anni, esigendo tutto ciò che non si è ancora prescritto, dando così seguito alle somme messe a ruolo dalla casa municipale. Immediata è scattata la contestazione anche sul fronte politico. L'opposizione infatti ritiene non equo tassare anche lo specchio d'acqua rientrante nelle concessioni, così come iniqua è considerata la richiesta di pagamento per il quinquennio precedente. Pronta la risposta dell'amministrazione comunale che con l'assessore Tossani ha replicato ritenendo che i gestori dei pontili hanno omesso di autodenunciarsi al momento dell'inizio attività così come la legge prevede. Il tributo, inoltre, se ritenuto iniquo, potrà sempre essere impugnato.

Salvatore Marziano