PORTOPALO - (gasc) C'erano anche 15 bambini ammassati nel barcone di 15 metri intercettato dalle motovedette della Capitaneria di Porto ieri mattina a 21 miglia da Portopalo. Sono 250 in tutto i clandestini, tutti africani, tra cui 68 donne, che hanno affrontato il viaggio della speranza durato 4 giorni. Erano tutti disidradati ed hanno avuto bisogno delle cure dei medici ma a destare preoccupazione sono state le condizioni dei bambini, traferiti assieme alle madri, al mercato ittico del paese. Sono stati assistiti dai volontari della Croce rossa e "confortati" dall'aria condizionata. I militari della Guardia costiera avrebbero individuato gli scafisti: sono 3 uomini, di etnia palestinese, non ancora identificati ma dichiarati in stato di fermo. Ad insospettire gli investigatori sono stati i loro tratti somatici, diversi dal resto dei clandestini, e soprattutto i soldi trovati nelle loro tasche. La carretta del mare sarebbe partita dalle coste libiche ma non si esclude che siano state utilizzate altre imbarcazioni per tentare di sfuggire ai controlli delle motovedette. Gli inquirenti sono convinti che il gruppo di clandestini, partito dai paesi del Corno d'Africa, sia rimasto in Libia alcuni giorni prima della partenza per le coste siciliane.