Meno acqua nelle condotte e a Granelli si soffre la sete

Meno acqua nelle condotte e a Granelli si soffre la sete PACHINO - Da dieci giorni senz'acqua. È quanto sta accadendo in contrada Granelli dove decine di abitazioni della zona più alta sono rifornite con autobotti e mezzi di fortuna. Responsabile della grande sete di Granelli è il consorzio idrico costituito solo qualche anno per rifornire di acqua potabile le zone balneari di Granelli e Chiappa, lontane dall'abitato pachinese e dove la rete idrica non esisteva.
Il consorzio, presieduto da Walter Pennavaria, è riuscito, con un accordo sottoscritto con il Comune di Ispica, a dirottare parte delle acqua della condotta ispicese nelle zone delle contrade pachinesi, affollatissime nei mesi estivi. Con uno sforzo imprenditoriale di non poco conto fu costruita la rete idrica, passate le condutture, installate pompe di rilancio e vasche di accumulo. Tuttavia quest'anno la grande sete ha colpito ancora. Ufficialmente, la direzione del consorzio ha fatto sapere che si stava provvedendo. Ma da oltre 10 giorni i disagi continuano. E dire che, dopo anni di proteste, il nuovo consorzio era riuscito ad assicurare il servizio in maniera puntuale. Residenti e turisti ora hanno dovuto chiamare le autobotti private per fare rifornimento. Il problema sembra legato al quantitativo di acqua fornito dal Comune di Ispica, che pare notevolmente ridotto. Alcune abitazioni raggiunte dall'acquedotto consortile infatti continuano a beneficiare del servizio idrico senza risentire della carenza.

Il problema riguarda le zone più alte, ma anche quelle poste lungo il corso principale, dove il numero di utenze è piuttosto consistente. Secondo altri residenti, invece, la situazione sarebbe legata ai limiti strutturali degli impianti, non in grado di far fronte a un numero eccessivamente elevato di contatori e dunque a consumi non indifferenti. I quantitativi di acqua infatti risulterebbero limitati dalle sezioni delle condutture, e il consorzio avrebbe consentito ad un numero di utenti eccessivo di allacciarsi, non tenendo conto del fatto che, in piena estate i consumi crescono a dismisura. Per questo non si escludono, durante i mesi invernali, nuovi interventi tecnici per potenziare la rete e dunque il servizio. Il problema, tuttavia, come si è accenato, potrebbe anche essere a monte: con l'aumento del fabbisogno da parte del Comune di Ispica, infatti, i quantitativi messi a disposizione per le due contrade potrebbero essere calati non garantendo gli standard necessari per mettere in pressione l'intera condotta. In questo caso il consorzio potrebbe chiedere il rispetto degli accordi esigendo una quantitativo maggiore di apporto idrico.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-08-2012 - Categoria: Cronaca

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