Mentre le coalizioni si muovono per tutelare le poltrone, il Comune è appesantito dai debiti

Mentre le coalizioni si muovono per tutelare le poltrone, il Comune è appesantito dai debiti PACHINO - Prima le voci che davano il Pdl al posto di Rinascita, con la supervisione del Mpa, poi le schermaglie all'interno degli autonomisti, con il possibile transito di Pachino Libera al loro interno. La maggioranza sembra un porto di mare dove si entra e si esce a piacimento di questo o quell'altro alleato. Il sindaco Paolo Bonaiuto ieri è stato notato a Portopalo insieme al suo capo di gabinetto, Peppe Giliberto, lontano da occhi indiscreti. Pare che l'operazione che avrebbe dovuto portare all'uscita dalla giunta del vicesindaco Di Martino, stoppata direttamente dal deputato regionale Pippo Gennuso, sia stata partorita dalla mente del primo cittadino. Il motivo principale è sempre lo stesso: ogni componente della coalizione sembra muoversi solo per tutelare la poltrona mentre il comune sembra veleggiare verso mari molto mossi da un punto di vista finanziario. Il consigliere d'opposizione Corrado Quartarone (Pdl) intanto affida ad un comunicato stampa l'ultima porzione di critiche al sindaco.

«Le casse comunali sono vuote. Quali le ragioni? Ormai possiamo affermare, senza timore di smentita, che la cattiva gestione della giunta Bonaiuto ed il risultato negativo di alcuni contenziosi, debito vantato dalla Dusty, esecuzione alla sentenza del Tar di riconoscere € 417.778,00 alla ditta impresa Costruzione Russo Rosario, investimenti immobiliare sbagliati come l'acquisto ex Standa di euro 800.000 e l'allegra gestione del danaro pubblico, porteranno il bilancio comunale ad un passivo che farà sforare il patto di stabilità», dichiara Quartarone.

L'esponente vinciulliano aggiunge: «Quello che stupisce è che di fronte a questo il sindaco anziché tagliare le spese inutili, elargisce soldi pubblici attraverso incarichi e assunzioni a tempo determinato ad amici e parenti di consiglieri comunali, oltre ad inventarsi progetti-obiettivi ben remunerati a favore di dipendenti comunali, naturalmente vicini ai consiglieri, allo scopo di evitare che qualcuno passi con l'opposizione». Parole che pesano come macigni. La disamina di Quartarone è impietosa. «Il risultato è che non si pagano in tempo i dipendenti comunali e la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani. Non si pagano i fornitori e il ritardo nei pagamenti mette in difficoltà le imprese già segnate dalla crisi economica». Per i dipendenti comunali, intanto, domani non si festeggerà l'atteso «san paganino». Gli stipendi di settembre slitteranno quantomeno al 10 ottobre.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 27-09-2011 - Categoria: Politica

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