Metti il sabato sera alla Balata

MARZAMEMI - Il weekend rappresenta ormai un momento sacro. «Il fine settimana non si tocca», associato com'è al relax e al divertimento, per questo abbiamo cercato di individuare le abitudini dei giovani pachinesi. Abbiamo intervistato ragazzi di età dai 18 ai 30, ponedo le seguenti domande: cosa fanno? Come occupano i giovani il loro tempo nel fine settimana? Graziella, 25 anni: «Purtroppo, nel periodo invernale la nostra zona è molto triste, mentre si risveglia dalla primavera raggiungendo il massimo in estate. La Balata, a Marzamemi costituisce senza dubbio il centro di ritrovo dei giovani di varie fasce di età». Michele, 32 anni: «Preferisco il sabato andare a mangiare una pizza in compagnia dei miei amici e della mia fidanzata, anche se a volte ci spostiamo anche in altri comuni vicini ,come Portopalo,Pozzallo ed Avola». Maria, studentessa: «Aspetto per l'intera settimana il weekend perché arrivano anche le mie amiche universitarie da Catania. Per me uscire il sabato è sinonimo di divertimento , di allegria, e preferisco andare in alcuni pub o andare a ballare». Luca, 28 anni racconta: «Il fine settimana ci riuniamo alla Balata e poi da lì in comitiva decidiamo il programma della serata. Spesso andiamo in locali e discoteche a Marina di Modica e a Pozzallo. Fuggiamo da qui anche per evitare la noia».

C'è anche chi con le fredde serate preferisce rimanere in casa magari invitando amici in casa dedicandosi al computer ed Internet od alla tv satellitare. Se troviamo qualche programma interessante oppure noleggiamo una videocassetta od un film in dvd fra le ultime uscite. Sì, proprio lei, la televisione! Pare che, secondo alcune ricerche, sia divenuta l'ombelico dell'attenzione giovanile, il punto focale della loro quotidianità, in particolare le televisioni musicali, italiane e internazionali (per chi ha il satellite) ed i reality show tipo Grande Fratello, l'Isola dei Famosi, la Talpa ecc. Lo stile scelto per il weekend è dinamico e creativo Ma c'è anche chi sceglie di trascorrere il sabato o la domenica solitamente andando a cena in pubblici locali. Matteo, impiegato di 24 anni, dice: «Sicuramente nel fine settimana mi piace molto andare a cena fuori con gli amici e godermi i piaceri della tavola. Preferisco un ristorante tradizionale! Mi piace molto la cucina locale. Forse questa mia abitudine nasce dal fatto che lavoro lontano da casa. Cerco di evitare i panini negli altri giorni della settimana. Qualche volta per cena vado a mangiare una pizza. Nel fine settimana,preferisco mangiare fuori». C'è chi preferisce spezzare la routine quotidiana, optando per interi weekend fuori o almeno trascorrere tutta la domenica fuori. Elisa, 25 anni: «Mi piace molto spostarmi per fare acquisti e trascorrere una giornata diversa».

Miriam giuliano
Fonte: LaSicilia.it il 30-01-2005 - Categoria: Cronaca

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Occhi puntati sui giovani

Tutti puntano gli occhi sui giovani. Oggetto di analisi: plurilivello,sociologiche, psicologiche individuali e di gruppo. Ognuno vive i proprio tempo ed è bello chi si accontenta di quello che ha avuto e di quello che ha. I giovani passano il tempo come meglio possono e credono: ed è assolutamnte normale. Certo se qualcuno creasse qualche struttura pubblica in più a livello locale: sicuramente non farebbe male e molti sarebbero magari invogliati a rimanere nell'ambito strettamente locale.E magari invertire la dinamica: vedendo arrivare giovani dalle altre parti della provincia a Marzamemi e a Pachino o Portoalo eper molti sarebbe molto meglio. Sicuramente sarebbero contente le mamme e i padri che si sà sono molto attaccati ai loro figlioli.Come lo siamo tutti del resto. Ma è chiaro che sono loro, nella loro piena autonomia a doversi sapere organizzare e decidere sul da fare. Un cosa importante da capire e che nessuno si deve permettere di strumentalizzare l'eventuale approccio e rapporto con loro e nascondere secondi fini secondi e terzi fini strumentali e di clientelismo politico: cosa che è molto in voga a livello locale. Personalmente credo che vanno lasciati liberi di fare quello che credono: sono abbastanza evoluti per potersela sbrigare da soli! Comunque una cosa mi permetto di dire. Lo studio e l'approfondimento della storia e della cultura locale è condizione fondamentale per
forgiare giovani che hanno la consapevolezza del luogo in cui vivono. Ciò gli consentirà di avere una visione più generale del contesto geografico nel quale vivono. E ciò creerà in loro un motivo di orgoglio di appartenenza ad una comunità viva e per amare compiutamente questa loro terra che molto spesso, ricordiamocelo, i giovani più sensibili, odiano per il livello culturale imperante e per il soffocamento stereotipato degli antichi costumi dello "sparlamento" e del "trizzanello".

Per il resto lancia in resta e chi è fesso se la presta: l'intelligenza.

Proverbio spagnolo
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.

Tutto il mondo non è paese. Paese che vai costumi e cultura diverse che trovi!
Rafforziamo e strutturiamo una nostra autonoma e salda cultura della legalità e del bene comune . I giovani del futuro ringazieranno!!!

Cordiali Saluti Spiros