«Mi sento umiliato e sfruttato»

PORTOPALO - “Confermo la mia ferma intenzione a lasciare l'esecutivo portopalese dopo le elezioni del 28 maggio per il rinnovo del parlamento regionale”. Ad affermarlo è stato l'assessore alla viabilità ed al personale Giuseppe Ferdinando Mirachi che non fa mistero di difficoltà all'interno dell'amministrazione portopalese. Mirarchi va giù duro verso i suoi colleghi di amministrazione ed ha affermato: “Essere in giunta per me vuol dire solo essere umiliato e sfruttato dagli insensibili”. L'assessore difende strenuamente il proprio operato. “Ritengo che il lavoro fatto sia di alta qualità e degno di notevole considerazione. Attraverso la mia attività ho dimostrato attaccamento a tutta l'amministrazione offrendomi in prima persona, inoltre ha dimostrato di sapere impartire direttive analitiche per un'ampia ed organica riforma della viabilità interna.

A Portopalo la segnaletica non era sostituita da almeno trent'anni, -ha continuato Mirarchi- ed io ho saputo mettere mano a questo annoso problema facendo prevalere il criterio della assoluta economicità e del risparmio totale”. Mirarchi non è morbido con coloro che avanzano critiche sul suo operato. “Non condivido l'idea di coloro che ritengono che sia stata installata una segnaletica in più e pertanto inutile. Non esiste una segnaletica utile ed una inutile, ed i segnali in più sono solo per rafforzare le prescrizioni viarie”. Dal punto di vista politico Mirarchi affonda colpi duri. “Esigo carta bianca nella gestione della polizia municipale e nella gestione del personale. Situazioni di accomodamento o di opportunità con me non devono esistere. Esigo maggiore chiarezza sia dal sindaco che dal vicesindaco, e sono in grado di spiegare, ma lo farò solo quando lo riterrò opportuno, cosa intendo per essere umiliato e sfruttato”.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 21-04-2006 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net