PORTOPALO - Una lunga serie di accuse e invettive contro sindaco, assessori e componenti della maggioranza. Questo in sintesi il comizio tenuto domenica sera dall'ex assessore Pino Mirarchi che ha definito Cammisuli "quintessenza della falsità, sindaco non autentico e pusillanime". Un attacco pesantissimo da un punto di vista politico e personale. "Invito sindaco e assessori ad emettere un decreto di autoespulsione - ha affermato Mirarchi - poiché l'amministrazione sta per scoppiare e il suo asse programmatico arretra sempre più". Cammisuli non è stato, dunque, l'unico bersaglio delle critiche. "Il vicesindaco Taccone e l'assessore ai lavori pubblici Gennuso sono degli intoccabili - ha sottolineato l'ex assessore - mentre il presidente del consiglio comunale, Scala, ha trasformato le sedute consiliari nel Bagaglino". E sempre sul presidente Scala, Mirarchi ha aggiunto pesanti "allusioni" legate alla gestione di fondi derivanti dal parcheggio pubblico della scorsa estate a Scalo Mandrie, affidato alla protezione civile, a pressioni per fare spostare della segnaletica da una strada dove insiste una delle strutture di Scala ed al fatto che lo stesso vorrebbe fare entrare in giunta uno dei suoi figli. Ed ancora altri attacchi a raffica sul mercato ittico. "Lo stanno per chiudere, le casse comunali ci hanno rimesso 50 mila euro l'anno per questa cattiva gestione. Di tale situazione - ha aggiunto Mirarchi - ne beneficia solo un sostenitore del sindaco che ha una struttura parallela poco distante dal mercato".
Altre accuse sono state mosse verso alcuni componenti della maggioranza che, come affermato da Mirarchi, avrebbero mercanteggiato il sostegno a Cammisuli con posti di sottogoverno (Asi e Ato) o per puro tornaconto personale. "Qui l'etica non esiste da un bel pezzo - ha proseguito l'ex assessore - ed io mi batto in completa solitudine". In chiusura Mirarchi ha indirizzato un attacco anche ad una parte della minoranza che, a suo dire, lo avrebbe ignorato. "Portopalo vive una situazione di allarme sociale che non è stata compresa da chi amministra il comune senza essere presente a palazzo municipale. La mia solitudine - ha concluso Mirarchi - è direttamente proporzionale alla mia onestà". Per il momento nessuna replica è arrivata dall'amministrazione comunale né dalla maggioranza, ad eccezione del presidente Corrado Scala. "Consiglio comunale come il Bagaglino? - si è chiesto Scala - Peccato non avere i parlamentari presenti in sala. Per le accuse mosse nei miei confronti sono pronto a dare tutte le spiegazioni in grado di smontare queste menzogne". Saracastico il commento dell'ex assessore Antonello Cannarella. "Ero certo che sarebbe finita così. Purtroppo il sindaco, a suo tempo, ignorò i miei segnali d'allarme - ha affermato Cannarella - quando chiedevo l'estromissione di Mirarchi dalla giunta per totale incompabilità con la coalizione. E adesso, una volta sceso volontariamente da cavallo, l'ex assessore spara a zero contro tutti. Un film facilmente prevedibile".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 22-05-2007 - Categoria:
Cronaca