PORTOPALO - Impasto di retorica, narcisismo e faziosità. Sono questi gli aggettivi utilizzati da Giuseppe Mirarchi (Pd) in risposta alle affermazioni del consigliere di maggioranza Edmondo Pisana, nella nuova puntata dello scontro politico portopalese dell'estate 2010. «Pisana e lo zio, l'assessore Luciano, vero gestore della dietrologia politica, sono un tandem a dir poco camaleontico». Sulla vicenda dell'uscita dal gruppo consiliare d'opposizione di Giuseppina Caschetto, Mirarchi dichiara: «La Caschetto stessa può testimoniare se a fronte di questa sua decisione ci sia stato, da parte di chi scrive, alcun intervento diretto o indiretto.

Ho sempre sostenuto che la stessa non ha mai accettato di giocare una partita chiara e l'epilogo di oggi lo avevo ipotizzato molti mesi addietro. Ne sono testimoni gli altri del gruppo d'opposizione. Era solo una questione di tempo. Tra l'altro cosa si può dire di un consigliere che nelle varie sedute consiliari non ha mai aperto bocca, nè pro, né contro?». Mirarchi, insomma, scarica definitivamente la Caschetto. «Pisana e Luciano sono figure che hanno solo suscitato conflitti sul piano dell'etica politica, sommergendo le vere necessità territoriali di Portopalo, il paese è fermo, soprattutto per colpa loro. Se così non fosse, vengano avanti con le risposte su ciò che è stato loro contestato».

SERGIO TACCONE