Siamo soddisfatti per l'incontro avuto con il ministro che ci ha dato ampie rassicurazioni sugli interventi da attuare per la crisi agricola». La dichiarazione diramata dalla delegazione di amministratori recatasi ieri a Roma per un incontro con il ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno è unanime. Con il sindaco di Pachino, Sebastiano Barone, erano presenti gli assessori Giuseppe Giliberto e Carmelo Orlando. Il vice sindaco Michele Taccone e l'assessore Gaetano Gennuso hanno rappresentato Portopalo. «Il ministro ci ha pienamente soddisfatto per quel che ci riguarda - ha detto Gennuso - esponendoci la situazione in base anche ai fondi che è possibile stanziare con la legge 185 sulle calamità naturali». E si parla a tal proposito di circa 360 miliardi, parte delle quali potrebbero essere utilizzate per fronteggiare la crisi agricola attuale. Su quella che gli amministratori comunali di tutta la fascia trasformata, comprendente i Comuni del ragusano e della provincia di Siracusa, hanno definito come «la campagna di disinformazione» dei mass media, il ministro ha sottolineato che s'impegnerà per ristabilire in pieno la dignità ed il prestigio delle primizie locali con adeguati passaggi sulla televisione di Stato.
Un'eventualità questa ribadita anche dall'assessore pachinese Carmelo Orlando al termine della conferenza stampa in un hotel di Roma. «C'è stato il preciso impegno anche per la vicenda delle gelate - ha detto Orlando - quello che ci stava più a cuore insieme alla campagna promozionale per rimediare alle affermazioni fatte contro i nostri prodotti in certe trasmissioni televisive». Quindici Comuni di una fascia compresa tra Portopalo e Marsala hanno presentato inoltre una lettera-esposto al sindaco di Roma, Walter Veltroni, per esprimere il loro rammarico a proposito del protocollo d'intesa che ha escluso i prodotti provenienti dalla Sicilia. «Appare di piena evidenza - si legge nell'esposto - come l'irrituale elencazione di prodotti nel punto quattro e la prodigalità di consigli non suffragati da criteri scientifici o sanitari, costuiscano arbìtri di interessi mercatali e non scelte volte a salvaguardare esigenze pubbliche».
Fonte: LaSicilia.it il 01-02-2003 - Categoria: Cronaca