PORTOPALO - Archiviate le primarie dell'Ulivo, gli argomenti della politica locale tornano in primo piano. La consultazione, tutta interna al centro-sinistra, di domenica scorsa si è chiusa con un numero di partecipanti al voto forse più basso rispetto alle aspettative della vigilia. In effetti poco più di 150 votanti non sembra un livello tale da lasciarsi andare all'entusiasmo. La sinistra a Portopalo registra una fase di difficoltà, in termini di consensi, da ormai sei anni. Dopo aver retto le sorti del comune dal 1995 al '99 con il sindaco Angelo Figura, il primo ad essere eletto in questa carica con l'elezione diretta, la Sinistra non è più riuscita ad avere la meglio alle amministrative. Il miglior periodo per gli eredi del vecchio partito comunista italiano si registrò nel febbraio del 1997. In quella circostanza il corpo elettorale portopalese, con referendum popolare, scelse di bocciare il consiglio comunale, a maggioranza di centro-destra, e lasciare campo libero al sindaco. La conferma che la sinistra sia in crisi a Portopalo trova riscontri anche alle provinciali, con Bruno Marziano, due volte eletto alla presidenza della provincia e due volte uscito nettamente battuto dal dato elettorale portopalese ('98 e 2003).

Eppure non si può dire che i vertici locali della sinistra manchino di iniziativa ed impegno. Anzi. Sebastiano Petralito (segretario dei Ds) si è dato da fare in molte occasioni anche se il riscontro elettorale per lui è stato negativo tanto nel '99 quanto nel 2004, dove ha mancato la conquista di un seggio a palazzo municipale. E stando al dato delle amministrative dell'anno scorso colpisce anche il dato di Antonello Capodicasa (Rifondazione Comunista), anch'egli fuori dal novero degli eletti con l'opposizione, mentre Giovanni Cannarella (responsabile locale della Margherita) è entrato in consiglio comunale soltanto come primo dei non eletti, in seguito alle dimissioni di un componente della minoranza.

S.T.