PORTOPALO - Hanno rischiato veramente grosso alcune piccole imbarcazioni della marineria portopalese a causa del maltempo, con forti mareggiate, che si è abbattuto ieri sulla Sicilia sud-orientale. Alcune barche sono state costrette a riparare a Marzamemi, qualche altra piccola imbarcazione invece ha visto le pene dell'inferno per entrare all'interno della rada e mettersi al sicuro. “Ce la siamo vista brutta – afferma un pescatore, proprietario di un piccolo motopesca – soprattutto durante l'entrata in porto. Con le condizioni meteo-marine di venerdì è stato quello il tratto più insidioso e dove abbiamo rischiato di andare a fondo”. Il vento forte, che ha cominciato a soffiare nelle mattinate di venerdì, ha preso di sorpresa quelle imbarcazioni che si trovavano in mare da alcune ore. Altri equipaggi, che si apprestavano ad uscire per la battuta di pesca intorno alle cinque del mattino, hanno rafforzato gli ormeggi, tornandosene a casa. E se aggiungiamo che a Portopalo le barche di piccola stazza sono la maggior parte, ecco perché con queste condizioni atmosferiche sono in molti a rimanere a terra, impossibilitati a svolgere l'attività lavorativa. “Ero uscito intorno alla mezzanotte sperando di fare qualche cala e tornare in porto. - afferma il proprietario di una piccola imbarcazione - In questo periodo, tra l'altro, sono più le giornate che perdiamo a causa del maltempo che quelle lavorative. E a fine mese, si sa, se non lavori non porti a casa soldi e quindi tutto si complica maledettamente per tirare avanti, avendo moglie e figli a carico”. Difficile la vita del pescatore, alle prese con tanti problemi: il gasolio che non ne vuol sapere di arrestare la sua corsa al rialzo, aggravando le tasche delle imprese ittiche, la crisi strutturale del comparto, alle prese da anni con decisioni politiche, a livello comunitario soprattutto, penalizzanti per la pesca nel Mediterraneo.
E c'è anche il fattore meteorologico a remare contro. “Certo non te la pui prendere con le cattive condizioni atmosferiche, – aggiunge un anziano pescatore – puoi solo sperare che passi presto per poter riprendere il largo e andare a guadagnarti il pane. Il lavoro di pescatore si fa sempre più triste e difficile. Ho sentito ultimamente molti miei colleghi disperati per l'andazzo del settore. E hanno ragione. Ma quel che conta è portare a casa la pelle intatta, evitando di sfidare il mare”. Considerate le previsione atmosferiche molti pescatori si sono recati al porto per verificare la tenuta degli ormeggi. La pioggia caduta negli ultimi due giorni ha peggiorato non poco la situazione delle strade del comprensorio “Pachino-Portopalo-Marzamemi”. Lungo la provinciale che collega il comune portopalese a Marzamemi, nei pressi di contrada Morghella, fango e detriti, provenienti dai terreni circostanti, rendono molto viscido l'asfalto, con un grosso rischio per i veicoli in transito. Stesso discorso dalla parte opposta, oltrepassando la Cavarra-Maucini, anche se alcuni interventi recenti della Provincia hanno ovviato a situazioni difficili. Sono crollati alcuni muretti in pietra, a causa della furia del temporale. E non mancano i laghi di acqua piovana in piena carreggiata. Uno, ma non è una novità, si forma sistematicamente nei pressi di contrada Paolo Arfò, poco distante dal centro abitato portopalese. Qui per l'attraversamento, suv e mezzi pesanti a parte, l'alternativa è l'utilizzo di una barchetta o di un gommone.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 18-11-2007 - Categoria:
Cronaca