Da oltre due anni ormai insistono alla balata di Marzamemi accumuli di alghe divenute come montagne che nessun amministratore vuole togliere per non spendere soldi. Nel far notare che quelle ormai sono alghe spiaggiate puzzolenti, mescolate con la spazzatura e ricettacolo di insetti nocivi, si ricorda che fino a qualche anno fa la Provincia di Siracusa annualmente e con grossi sacrifici finanziari riusciva bene o male a raccogliere e conferire la nostra posidonia oceanica in discarica, così come previsto dalla legge.
Poi qualcuno ebbe la felice idea di passare la responsabilità della raccolta ai Comuni e fu così che tanti amministratori divennero competenti nel dire che le alghe devono essere lasciate in loco per favorire il rimpascimento delle coste. Per certe situazioni può essere vero ma non nel nostro caso. (Tutte scuse per risparmiare).
Guardate che al punto in cui siamo dobbiamo far modificare i libri di testo geografico affinché si parli anche delle montagne posidoniche di Marzamemi.
Siamo seri. Non si può continuare ad esporre all’occhio vigile del turista/visitatore quell’accumulo di mondezza in un paese che si sforza di diventare ad alta valenza turistica. Si perché la posidonia oceanica è considerata rifiuto così come la mondezza. Ma siccome le discariche sono piene e conferirle in discarica costa, meglio lasciarle dove sono.
Piuttosto, a parte un mio tavolo tecnico del passato (vedi
http://www.comitatopromarzamemi.it/Public/Documenti/verbale_...) le Amministrazioni non hanno fatto nulla per capire il perché di questo strano accumulo alla balata che nel passato esisteva in piccolissimi quantitativi.
Il problema sta nel molo di levante che con la sua costruzione una ventina di anni fa ha formato insieme all’isolotto Brancati uno sbarramento che non consente più alle correnti di entrare naturalmente come prima. Tale sbarramento fa si che le correnti hanno corroso e fatto sparire la ex spiaggia della Marinella che pian piano è stata spinta all’interno della Balata favorendo il restringimento dello specchio acqueo e l’insabbiamento del porticciolo che porterà ben presto i proprietari dell’isolotto Brancati a recarsi a piedi nella loro casa.
In quanto alle alghe esiste una mia pratica all’ufficio emergenza rifiuti della Regione Sicilia (inviata anche al Sindaco di Pachino) a cui è stata trasmessa una relazione dell’Università di Catania commissionata dalla Provincia Regionale che si è espressa molto favorevolmente sulla mia proposta di dare gratuitamente le alghe alle nostre aziende agricole.
(
http://www.comitatopromarzamemi.it/ArgomentiForAll.asp?id=19)
Peccato che le Aziende agricole nella persona dell’ex presidente IGP pomodorino Pachino hanno risposto testualmente: “Questo consorzio non è interessato al suo progetto”. Peccato inoltre che un Sindaco, fra l’altro Dottore Agronomo, non si sia interessato presso la Regione per favorire la sperimentazione che, qualora positiva, porterebbe in seguito al cambiamento dell’attuale legge in materia. Fra l’altro come abbiamo detto questo progetto avrebbe il doppio risultato di dare una mano al turismo e far risparmiare alle nostre cooperative, (anche se di poco) l’acquisto di fertilizzanti.
Cordiali saluti oceanici – Pasquale Aliffi
Fonte:
Pasquale Aliffi il 06-11-2007 - Categoria:
Comunicati