MARZAMEMI - (s.s.) E' iniziata da pochi giorni a Marzamemi una mostra fotografica curata dall'architetto Capodicasa. La mostra dal titolo "Come eravamo: la città, le campagne, i giovani e gli anziani negli anni 1973-75" ha già riscosso un ottimo successo tra i pachinesi. Le foto di Capodicasa sono esposte in piazza Regina Margherita e, sera dopo sera, suscitano l'interesse e la curiosità dei tanti cittadini che, in quelle foto rivedono se stessi un po' più giovani. Le foto esposte non raffigurano solo gli "ex ragazzi" della Pachino di una volta ma, nella mostra di Capodicasa sono anche esposte foto che raffigurano i posti più belli e caratteristici della città. Sarà possibile visitare la mostra fino a giorno 21.
Grande fotografo l'Arch. Capodicasa...compagno e amico di ricerche pelose in Roma anno 73...Un pomeriggio di intenso studio architettonico sul barocco della controriforma; attraccamo due svedesi in piazza Navona e Jano mi fece una foto con le due pulzelle che ancora conservo...Memorabili le mangiate alla trattoria convenzionata con l'università, dove, incontrando un cameriere malandrino, dopo una serie di abboccamenti tutt'altro che gentili, e dopo avere accettato la sfida gli si disse chi vince comanda sulle porzioni. Fu cosi che sentendosi forte ed in grado di batterci: lo sfidammo a braccio di ferro. Il nostro "campione", sulla carta, era Felice Scala detto back Macigno per i poderosi muscoli e i fluenti capelli biondi, che allora era anche culturista...e judista... Lo tenevamo come carta d'asso di mazze finale...E quando, il cameriere velletrano, si rese conto che perse al braccio di ferro già con me: si mise la coda in mezzo alle gambe e da quel giorno la trattoria fù cosa nostra...Il cameriere ad ogni ordine di chiamata scattava come un vespino truccato per portarci tutto quello che volevamo...Memorabile il ricordo di una volta mentre si finiva di pranzare: januzzu aveva la bocca piena e per rispondere al cameriere, che chiedeva umilmente che frutta ordinava, oramai incoraggiati dalla vittoria e della completa sottomissione del baldo velletrano: invece di dire pera..si senti un mugugno che pressappoco faceva :piuuu piuuu in siciliano che poi doveva essere piru piru....Naturalmente la cosa fece talmente effetto che per le risate finimmo tutti sotto il tavolo...
Le foto devono essere bellissime e Jano è sempre stato un ottimo fotografo..Complimenti...Verrò volentieri a gustarmi quegli scatti che immortalano la nostra gioventù...
E per questo dico, a qualche sbarbatello mal consigliato ed indirizzato peggio che ci vuole rispetto per la memoria degli altri: sopratutto quando si ha la pretesa e si vuole insegnare la storia...