PACHINO - L'Mpa rimarrà in giunta? Si, no, forse. È all'insegna della massima incertezza il dato politico emerso ieri in seno al consiglio comunale dopo un battibecco piuttosto serrato. L'opposizione con il consigliere di minoranza Rotta ha incalzato il primo cittadino chiedendo lumi su una questione che ormai si trascina da diverse settimane, ossia sulla nascita in seno alla maggioranza di centrosinistra, del gruppo dell'Mpa, oltre che sull'episodio che ha portato alle dimissioni dell'assessore Nicola Amenta e la conseguente uscita dalla coalizione di governo del partito dei Verdi. Il sindaco ha risposto con fermezza su tutti i punti, o meglio ha cercato di farlo, visto che la maggioranza non ha ancora un'idea chiara sul da farsi. Sulla vicenda delle dimissioni di Amenta, il primo cittadino ha dato lettura in aula di un carteggio intercorso tra l'assessore e lo stesso sindaco, dal quale si evincevano diversi passaggi che hanno portato alla rottura del rapporto ed alle dimissioni dell'amministratore. In particolare il dato che è apparso di maggiore rilievo è che i rapporti tra i due fossero già logori da qualche tempo dato che il dialogo avveniva solo a mezzo messo comunale.
Sulla posizione dell'Mpa ancora massima incertezza. Campisi ha ribadito i concetti di una decisione presa dalla maggioranza politica che si qualifica di centrosinistra e che mette automaticamente fuori gioco coloro che, assessori o consiglieri che siano, aderiscono ad altre realtà politiche. Ha poi aggiunto: “Fino ad oggi l'Mpa non ha dato spiegazioni circa gli intendimenti futuri. Siamo fermi a quando il movimento autonomista fu costituito, allorquando ci venne comunicato che entro sette giorni sarebbe stata sciolta la riserva e comunicata la decisione in merito alla posizione dei componenti del movimento. Ad oggi, -ha aggiunto il primo cittadino- stiamo ancora aspettando una decisione”. Campisi poi ha ribadito un passo del discorso da lui tenuto durante la seduta di insediamento. “Nessuno potrà forzare la mia mano, e nessuno potrà mai indurmi a fare cose contro la mia città”. Ma l'Mpa di Lucenti aveva già comunicato la disponibilità al dialogo con l'amministrazione, sia in forma orale che in forma scritta. Preso atto di ciò Peppe Campisi ha rinviato ogni decisione alla maggioranza ed all'ufficio politico. Marcia indietro invece da parte dei Ds che, dopo avere diffuso il documento con cui si interrompeva ogni dialogo con l'amministrazione, hanno salutato positivamente il ritorno al dialogo da parte dei partiti dell'Unione voluto dal sindaco. L'Unione resta comunque monca visto l'atteggiamento dei Verdi.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 15-11-2006 - Categoria:
Politica
Il trasformismo dei soliti noti
Le dichiarazioni dei Sindaco, non convincono nessuno...
Il fatto è spiegato con due battute..
Due consiglieri si staccano della maggioranza, poichè sono stati eletti in Rinascita di Pachino, e vanno a confluire in una nuova formazione politica che non aveva avuto la forza di eleggerne alcuno.
MPA
Due assessori, nominati dal Sindaco, aderiscono a questo stesso partito, MPA: tradendo la fiducia che il Sindaco, eletto dai cittadini, aveva riposto loro.
Il Sindaco si trova, con un gioco a tavolino, con due consiglieri e due assessori che l'hanno oltraggiato e vilipeso nelle sue prerogative di primo cittadino...Sia istituzionali che politico- programmatiche...in base agli accordi e al progamma che il Dotto Campisi aveva presentato agli elettori...
Che fare???
Semplice! Non accettare di continuare a dare la fiducia personale, sia ai consiglieri, che hanno determinato questa situzione di alta chirurgia politica, sia agli assessori che si sono prestati a questo gioco mercimonioso in stile Giuda poichè doppiamente traditori della fiducia riiposta loro...politica e amministrativa..
Una cosa è certa , se poco può fare il Sindaco nei confronti dei consiglieri che sono stati eletti, anche loro dai cittadini, e per effeeto della legge, e per loro garanzia istituzionale, si possono inventare qullo che vogliono per aderire a nuove formazioni politiche o dichiarasi indipendenti, per effetto della autonomia garantita loro dalla costituzione in quanto eletti senza vincolo di mandato.
Nel caso degli assessori il Sindaco può fare molto. Poichè per effetto delle norme di legge della elezione e poteri del Sindaco: è Lui che ha dato loro la fiducia nominandoli suoi collaboratori e non i gruppi politici che erano coalizzati per la sua elezione.. E per effetto di questa norma che egli può revocare il mandato amministrativo...conferito loro. E' una tto fiduciale...
Ed è la cosa che per sua dignità gli consiglio di fare...
Poichè se accetta di continuare ad avere quei due assessori: di fatto diventa una imposizione politica: a mio parere inaccettabile..
Poi, in verità, il Sindaco può fare quello che vuole! E può aprire un'altra stagione come quella che Pachino ha vissuto con Barone che ha nominato, pur di non mollare, cinquanta assessori...
Accettare una simile situzione, di alta ingegneria politica, i cui meccanismi sono ed appaiono bene architettati, da chi ci stà dietro: è l'ennesimo incotrovertibile segnale di pressione impropria ed exstraistituzionale, già attiva nella sindacatura Barone: su cui la magistratura dovrebbe accendere seri riflettori...
La stessa cosa da parte della sinistra, che, con questa mossa,che è sevita solo per aumentare il prezzo, si consocia, com'era ampiamente previsto: al banchetto che gruppi trasversali di pressione golosa.
Gruppi esistenti da anni nei vari partiti politici, sia di destra che di sinistra, ma la maggioranza vaga come meteore che sanno beneissimo dove andare di volta in volta a parare!!!
Con il richiamo, flautato e solenne del vicesindaco che gli dà il benvenuto.
Apre alla stagione che serve solo per spartirsi la torta che deriva da incarichi e appannaggi di vario tipo.
Provenienti dalla gestione spendacciona e incurante delle leggi che fà ombra presso chiunque vinca le elezioni presso il comune di Pachino...
Una macchina perfetta che consocia gruppi amministrativi e gruppi politici di pressione che vi convivono e vi bivaccano da anni, se non lustri e lustri...
Una questione che è bene presente a coloro che in nome della politica e della etica e della morale, ma sono personaggi funzionali a parate a sinistra qualsiasi futura proiezione di spontanee adesioni di soggetti singoli o associati che potrebebro dare fastidio al progetto di disarticoli questa struttura, che proviene davvero dal basso...fondo
Non a caso, nel volgere di pochi giorni, anche per le notevoli pressioni fatte sul consigliere comunale Roberto Bruno: si sono invertite e convertite le situazioni.
Ed ora quel consigliere che valeva relativamente poco, la vicepersidenza del consiglio comunale, ha preso notevole quota, umentato il suo valore sul mercato...della vacche di Pachino...
Infine la funzione di Città etica a cui questo giochetto và a pennello e non dice una parola...su quello che raealmente sta succedendo..
Sapete perchè? Perchè questa formazione associativa, con questa mossa di ringraziare chi impediva questo disegno nuovo, ovvero lìassessore dei Verdi, è stato ringraziato...perchè senza tentennare si è tlto dai cabasisi..Mentre, la colta Città etica dove aderiscono persone veramente democratiche di Pachino, non dice una sola parola di critica verso coloro che trasformisti come sono hanno cambiato lo scenario politico..
Ma tutto ciò è ovvio, permette di fatto al suo presidente di attingere, anche lui, ad una fetta di torta che consiste nei contributi al cinema di frontiera..
Tutto il resto, caro Presidente, Turi Pintaldi: sono solo frottole per allocchi...
Una preghiera..non mi telefonare mai più perchè con te non ci voglio parlare...
Odissiaci Saluti, Spiros