PACHINO - È bufera all'interno dell'Mpa pachinese. Il neonato movimento autonomista in soli tre giorni ha perso tutti e tre i “pezzi da novanta” che annoverava tra le sue file e che facevano guardare al movimento fondato da Lombardo con ottimismo in vista delle elezioni politiche ed amministrative prossime. Ad uscire dall'Mpa è stato per primo Roberto Valerini, ed ieri è arrivata l'indiscrezione, confermata dagli interessati anche se solo con mezze frasi ed ammissioni, dell'uscita di Peppe Giliberto e Salvatore Francavilla. Per Valerini, già candidato a sindaco del movimento autonomista, il malcontento probabilmente era da attribuire alla designazione di candidato alla poltrona di primo cittadino di altri esponenti dell'Mpa. Valerini si è così riavvicinato al suo partito di origine e cioè l'Udc annunciando per i prossimi giorni un comunicato stampa per spiegare i motivi dettagliati del suo rientro nel partito post Dc. La rottura di Giliberto e Francavilla è invece stata quasi improvvisa. A motivarla sono stati entrambi gli esponenti.
Ci sono degli attriti seri con la segreteria provinciale del partito, -ha spigato Salvatore Francavilla che nella scorsa legislatura ha ricoperto la carica di vicepresidente del consiglio ed è stato candidato alle elezioni provinciali sfiorando la conquista del seggio nell'ente di via Malta- attriti motivati dal fatto che gli esponenti provinciali hanno stipulato un accordo elettorale che interessa sia le politiche che le amministrative senza che il coordinamento locale venisse interpellato e senza che si tenesse conto della realtà politica che rappresenta l'Mpa a Pachino”. Alla esplicita domanda ai due esponenti se si ritengono fuori dall'Mpa, Giliberto e Francavilla hanno risposto con un no comment, ma aggiungendo però: “Noi siamo lombardiani, stiamo cioè con il fondatore del movimento e con nessun altro”. In definitiva la rottura che si è consumata è stata con l'esponente provinciale Salvo Sorbello. Così come confermato dai due esponenti pachinesi, pare che l'Mpa abbia già raggiunto un'intesa con le liste Primavera Pachinese, Noi Pachinesi, Pachino Nuova e Nuova Sicilia per la costituzione di un polo di centro. Da qui la reazione di Giliberto e Francavilla che hanno annunciato la costituzione di un movimento denominato “Centro idee per Pachino”, un laboratorio che “è fatto per la città, -ha affermato Giliberto- e per formare un meccanismo di partecipazione della gente. La città è fatta di 22 mila pachinesi che a Pachino vivono, lavorano, studiano. A questi ci rivolgiamo per avere un contributo di idee e progetti, tenendo conto che la nostra collocazione politica è e non potrebbe essere che nel centrodestra”. Giliberto dunque apre alla Cdl che al momento è interamente dedita alle elezioni politiche, anche in attesa che il quadro locale per le elezioni del sindaco si schiarisca.
Possibile due scenari: o la fusione con il polo centrista rinunciando a candidare un esponente politico interno al centrodestra, o la corsa con un candidato proprio in modo da misurarsi al primo round delle elezioni rinviando i giochi definitivi al turno di ballottaggio. Sempre fermo invece il centrosinistra arenatosi sulla candidatura Campisi ufficializzata da Rinascita, Sdi, Verdi e lista Campisi.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 31-03-2006 - Categoria:
Politica