PACHINO - È pace fatta, o comunque tregua armata, tra Pippo Gennuso ed il circolo dell'Mpa di Salvatore Lucenti, con la benedizione del vicepresidente della regione Lino Leanza. Alla presenza del segretario provinciale Salvo Sorbello, il Movimento per l'autonomia ha riunito i due tronconi di cui si componeva, ed in maniera compatta fa fronte comune nello scontro con il sindaco Peppe Campisi. L'ascia di guerra è stata deposta in seno ad un'apposita conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio di ieri. Per il momento si procederà insieme, sarà poi il futuro congresso a stabilire i nuovi equilibri interni. Gennuso ha riconosciuto il partito di Pachino e l'unitarietà dell'Mpa, dando stima e fiducia al segretario provinciale Sorbello con il quale si era scontrato in passato. Nel frattempo però ha annunciato la crescita esponenziale del numero dei rappresentanti in consiglio, destinati a passare da tre a cinque o addirittura a sei. Non a caso infatti ha preso parola in seno all'incontro l'ex assessore Nino Iacono, leader e fondatore di Forza Agricoltori che ha dichiarato di nutrire estrema simpatia per Gennuso e per il presidente del circolo pachinese Lucenti, apprezzando la vicinanza e la comunanza di idee e progetti con i rappresentanti dell'Mpa.
La ritrovata unitarietà e la crescita esponenziale degli autonomisti, pone ora il partito sotto una luce nuova nel rapporto con l'amministrazione e con il primo cittadino. È stato lo stesso Gennuso a dichiarare: “Sull'estromissione degli assessori autonomisti il sindaco ora faccia marcia indietro”. Il concetto è stato successivamente chiarito dal vicepresidente della regione Lino Lenza. “Al sindaco abbiamo lanciato messaggi precisi, -ha affermato- e lui sa benissimo che i due assessori che aveva in giunta erano due veri galantuomini. Noi riconfermiamo la fiducia su di loro, ora sia il primo cittadino a riaccoglierli all'interno dell'amministrazione”. L'Mpa dunque offre il destro a Campisi, e lo fa da una posizione di forza derivante dal numero di consiglieri e dal ruolo ricoperto all'interno del governo regionale, chiedendo spazio ed imponendo un reintegro per i due amministratori revocati. “Se non lo farà, -ha continuato Lenza- vorrà dire che non ha capito nulla e dimostra di essere succube dei partiti. Sia chiaro, -ha concluso- che non abbiamo alcuna intenzione di rientrare con atteggiamento di sottomissione o con il cappello in mano. Se il sindaco vuole questo, può benissimo tenersi i suoi uomini”. Campisi dunque potrebbe tornare sui suoi passi anche alla luce dei problemi all'interno della maggioranza che ieri si è ulteriormente frantumata con la rottura fra Rinascita e la Margherita, ma troverà un Movimento per l'Autonomia diverso nella struttura rispetto al precedente. Mentre infatti originariamente il partito era composto essenzialmente dai due consiglieri che lo hanno sostenuto in campagna elettorale, oggi, con l'annunciata crescita, a chiedere spazio sono anche esponenti dell'opposizione che hanno vestito la nuova maglia.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 26-11-2006 - Categoria:
Politica