PACHINO - Nuovi atti di vandalismo contro la casa municipale. Ieri mattina, alla riapertura degli uffici comunali dopo la pausa del fine settimana, sono stati scoperti dagli impiegati che rientravano negli uffici altre vetrate infrante. A farne le spese questa volta è stata una grande finestra della sala giunta, che si affaccia sul piazzale di via Cavour normalmente adibito a parcheggio. E' verosimilmente che nella notte tra la domenica e lunedì ignoti hanno scagliato grosse pietre contro le vetrate mandandole in rovina. Pare che i sassi lanciati, dopo avere sbattuto sul vetro, siano caduti sul davanzale, mentre il vetro rovinava dalla parte interna. Fortunatamente le vetrate rompendosi non hanno prodotto grossi danni, anche perché la sala retrostante viene utilizzata solo raramente. Le riunioni di giunta infatti si tengono solitamente nella stanza del sindaco, per cui i documenti non hanno corso alcun pericolo. L'atto vandalico assume una certa importanza perché non si tratta di un evento isolato, ma il municipio sembra essere al centro di una "escalation" di eventi. E' trascorsa solo una settimana infatti da un altro episodio simile. A farne le spese allora erano state le vetrate degli uffici dello Stato civile e dell'ufficio elettorale, che, presumibilmente in pieno giorno, erano state oggetto di una sassaiola. Risale invece ad una ventina di giorni fa l'evento più grave commesso ai danni della pinacoteca comunale. Allora, forse approfittando del fatto che l'ex carcere dove sono stati sistemati i quadri da esporre, si trova in un posto un po' isolato, i locali furono aggetto di un incendio. Ignoti, penetrati da una porta secondaria, avevano smontato gli arredi in legno e vi avevano appiccato il fuoco. Fortunatamente le tele esposte non subirono alcun danno, nonostante il fumo avesse invaso tutte le sale. Ieri l'ennesimo atto vandalico. Sembra inoltre che gli autori non temano di essere scoperti, visto che le vetrate in questione sono ben appariscenti, e sono posizionate addirittura vicino alle bandiere esposte all'ingresso del comune.
Questa tesi sarebbe confermata sia dal fatto che il precedente lancio era stato commesso in pieno giorno, presumibilmente nelle prime ore del pomeriggio, e sia dall'incendio degli arredi lignei della pinacoteca, che, per essere smontati occorrono di parecchio tempo. Un elemento di diversità rispetto al precedente vandalismo è rappresentato dalle pietre utilizzate. Mentre la volta scorsa infatti erano stati trovati dai militari dell'arma alcuni ciottoli, ora invece pare che siano stati utilizzati dei materiali edili di risulta, cioè dei pezzi di cemento che, forse per la forma spigolosa, hanno avuto un miglior effetto distruttivo sulle vetrine. Massimo riserbo sull'accaduto da parte dei carabinieri che non si sbilanciano sull'accaduto, anche se appare ormai evidente che non si tratta di atti isolati, ma di una serie ben collegata di eventi dimostrativi con specifiche finalità. "Sicuramente non siamo in presenza di una ragazzata, -commenta l'assessore ai servizi sociali Peppe Gambuzza- ma, essendo il terzo atto in meno di un mese, assume dei contorni più preoccupanti. Si dovranno comprendere i motivi di questo accanimento verso uno dei simboli più importanti delle istituzioni quale è il comune". Scarno invece il commento del sindaco Barone: "Mi limito a constatare l'accaduto, e non posso fare altro! Saranno le autorità competenti a fare le opportune indagini. Sicuramente è il sintomo di un problema, ma non è semplice ipotizzare quale esso sia. Fino a quando questo non sarà esplicitato non possiamo dare alcun senso a questi atti che rimangono di semplice vandalismo". Da rilevarsi infine il commento dei passanti che a mezza voce collegano l'accaduto a fatti amministrativi come ad esempio la messa a ruolo dei canoni idrici che stanno risultando parecchio esosi.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 25-11-2003 - Categoria:
Cronaca
Canoni Idrici. Che fare?????
Ve lo immaginate uno che per non pagare le bollette dell'acqua rischia la galera. E per tre volte reca danno alle strutture civiche del Comune????
Si è vero la questione idrica, in passato, ha creato diversi problemi anche alla coalizione di centro-sinistra. Mi ricordo che c'era, anche, il partito dell'Asinello a Pachino. Degnamente rapppresentato da una persona integerrima e leale quale è il Colonnello Santacroce. Mi ricordo, per averne conservato gli articoli, che questo simpatico partito,(???) per questa questione, addirittura,allora, ha espulso il suo delegato nella "speciale commissione" che fù istituita per l'acqua dalla giunta di allora.La motivazione della esplulsione fu' che questo delegato assunse convinzioni che lo mettevano in aperto contrasto con la linea politica e amministrativa della giunta di allora. Insomma una storia terribile questa dell'acqua nel nostro assetato Comune di Pachino.
Dall'alto del serbatoio del Comune di Portopalo, in contrada Barco-Carubella. Dove vi sono le vestigia e i resti di un'antichissima masseria di probabile origine pre-romana. Cordiali Saluti da Spiros.