PACHINO - Marcia indietro del municipio sulla creazione, attraverso una banca dati, di un catasto comunale finalizzato alla lotta all'evasione fiscale. In linea di principio il progetto rimane valido e continuerà ad essere perseguito dall'amministrazione comunale, ma non più con il partner prescelto inizialmente. Non sarà più la Serit Sicilia infatti l'agenzia che curerà la realizzazione dello strumento di controllo che, secondo le previsioni, avrebbe dovuto costituire il «grande fratello fiscale» del comune in grado di incrociare dai anagrafici, catastali e tributari. «I ritardi nella messa in atto del progetto - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Campisi - sono attribuibili alle difficoltà riscontrate da parte dell'istituto di credito al quale il comune aveva ufficialmente affidato l'incarico.

Vista la situazione, e ritenuto il progetto di innegabile importanza anche tenuto conto delle difficoltà economiche dell'ente, l'amministrazione ha deciso di agire in maniera diretta attraverso l'indizione di un'apposita gara di appalto. L'ente individuerà così un partner che avrà il compito di creare e gestire il catasto comunale». Con la Serit non sarebbe stata raggiunta l'intesa relativa alle anticipazioni da assegnare al comune sulla base del riscuotibile di Ici, Acqua e Tarsu. «Con il catasto comunale - ha continuato il sindaco Campisi - sarà possibile allargare la base imponibile permettendo di ridurre la pressione fiscale secondo il principio pagare tutti pagare meno». Stando alle previsioni la gara potrebbe essere espletata entro l'anno in modo da avviare la lotta all'evasione senza quartiere.

Sa.Mar.