PACHINO - E' stato costituito il Comitato promotore della "Strada del Vino del Val di Noto", un'Associazione volontaria senza scopi di lucro. Fanno parte del Comitato Promotore le aziende vitivinicole, gli enti locali e altri soggetti pubblici e privati che prenderanno successivamente la fisionomia di Comitato di Gestione nel momento del riconoscimento da parte dell'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste. Le «Strade del Vino» sono itinerari turistici lungo i quali insistono vigneti, cantine di aziende agricole, enoteche, musei della vite e del vino, aziende specializzate in accoglienza, strutture turistico-ricettive. Sono percorsi che si sviluppano nell'ambito di territori caratterizzati dalla coltivazione della vite e da una consistente presenza di attività indotte e connesse alla viticoltura, al turismo e all'enogastronomia. In particolare, la "Strada del vino del Val di Noto" è un itinerario-sistema incentrato sulla zona sud-orientale della provincia siracusana che fa riferimento ai comprensori di Avola, Noto, Pachino e Palazzolo Acreide. Attraverso la «Strada del Vino» si vuole creare un'alleanza sinergica tra strutture ricettive, turistiche, agenzie di viaggi, imprese artigiana e agrituristiche.
Lo scopo è quello di valorizzare prodotti enologici di qualità come "l'Eloro doc", il "Moscato di Noto doc", il "Moscato di Siracusa doc". Il comitato cercherà di perseguire l'obiettivo centrale della conoscenza del territorio, affermando l'identità storico-culturale, ambientale, economico-sociale mediante campagne di informazione presso fiere, manifestazioni, iniziative di commercializzazione, riscoprendo nel contempo angoli del nostro Comprensorio sconosciuti o dimenticati. Pachino e Noto saranno le città trainanti della strada del vino: una per l'eccellenza dei suoi prodotti enogastronomici e per l'antica tradizione vitivinicola, l'altra per il significativo patrimonio architettonico e monumentale.
Salvo Lupo
Lo scopo è quello di valorizzare prodotti enologici di qualità come "l'Eloro doc", il "Moscato di Noto doc", il "Moscato di Siracusa doc". Il comitato cercherà di perseguire l'obiettivo centrale della conoscenza del territorio, affermando l'identità storico-culturale, ambientale, economico-sociale mediante campagne di informazione presso fiere, manifestazioni, iniziative di commercializzazione, riscoprendo nel contempo angoli del nostro Comprensorio sconosciuti o dimenticati. Pachino e Noto saranno le città trainanti della strada del vino: una per l'eccellenza dei suoi prodotti enogastronomici e per l'antica tradizione vitivinicola, l'altra per il significativo patrimonio architettonico e monumentale.
Salvo Lupo
Fonte: LaSicilia.it il 23-07-2003 - Categoria: Economia
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Nasce la strada del Vino o meglio!!!!!!
LA STRADA DELL'ACETO E DELLA MALVA-GITA:
Un noto commerciante della zona Nord della provincia disse al figliolo, prima dell''ultimo fatidico sospiro, queste significative parole: ricordati, figlio mio, che il vino si fa' anche con L'uva!!!! La stessa cosa si sta tentando di fare ora: la strada del nulla accompagnata dal niente. Questa è una chiara distorsione della verità storica locale della zona sud e della provincia di Siracusa. Il tutto va sempre contro il vero territorio interessato( Pachino Promontorio) da certi fenomeni storico produttivi: il vino e le sue strade e contrade. Ma per esigenze particolari si fa' sempre uno strappo ed un distorsione sistematica alla vera storia del territorio. Sopratutto quando si è in regime di: bussiness. Mi sembra grave, per esempio, non inserire alcune zone di Rosolini e di Ispica e inserire Palazzolo acreide per portare un esempio e non certo perchè non apprezzo le caratteristiche peculiari di quello stupendo e unico territorio. All'incontrario. Il fatto è un'altro: ed è molto grave. E che non si riesce a programmare sostanzialmente a livello di Marketing territoriale le vere storiche peculiarità del nostro territorio. E che tutto viene affidato allo scimmiottamento ponderale che passano i mass-media a livello nazionale.Di fatto si fà solo opera di pappagallaggio insulso e non rispettoso delle peculiarità storiche e geografiche del nostro territorio. Ci si è affidati a pochi operatori che hanno stabilito un monopolio e guai a chi si permette di interferire. E' comunque accertato che questi soggetti non sanno neanche cosa sia la materia che trattano. E che il loro unico scopo è quello, sull'onda della moda, di lucrare ingenti quantità di pubblici denari senza dare significative e programmatiche e sostanziali risultati. Abbiamo avuto occasioni su occasioni di tarare e conoscere questi personaggi. Li conosciamo bene e giustamente mettiamo in guardia le aziende di guardarsi attorno e di stare attenti alle balle colossali che vengono sui vari argomenti propanati. Gli operatori locali sono avvertiti. Ora aspettiamo naturalmente fortissime reazioni. Ma siamo pronti e preparati ad ogni evenienza e a quello che ci succederà nei prossimi giorni. La denuncia è stata formalmente inviata, aspettiamo che i nostri "amici" cadano definitivamente nella rete.
Anzi nel fosso. Visto l'argomento trattato: il Vino. Cordiali e frizzanti saluti. Dalla Strada del Chianti.Spiros.
LA STRADA DELL'ACETO E DELLA MALVA-GITA:
Un noto commerciante della zona Nord della provincia disse al figliolo, prima dell''ultimo fatidico sospiro, queste significative parole: ricordati, figlio mio, che il vino si fa' anche con L'uva!!!! La stessa cosa si sta tentando di fare ora: la strada del nulla accompagnata dal niente. Questa è una chiara distorsione della verità storica locale della zona sud e della provincia di Siracusa. Il tutto va sempre contro il vero territorio interessato( Pachino Promontorio) da certi fenomeni storico produttivi: il vino e le sue strade e contrade. Ma per esigenze particolari si fa' sempre uno strappo ed un distorsione sistematica alla vera storia del territorio. Sopratutto quando si è in regime di: bussiness. Mi sembra grave, per esempio, non inserire alcune zone di Rosolini e di Ispica e inserire Palazzolo acreide per portare un esempio e non certo perchè non apprezzo le caratteristiche peculiari di quello stupendo e unico territorio. All'incontrario. Il fatto è un'altro: ed è molto grave. E che non si riesce a programmare sostanzialmente a livello di Marketing territoriale le vere storiche peculiarità del nostro territorio. E che tutto viene affidato allo scimmiottamento ponderale che passano i mass-media a livello nazionale.Di fatto si fà solo opera di pappagallaggio insulso e non rispettoso delle peculiarità storiche e geografiche del nostro territorio. Ci si è affidati a pochi operatori che hanno stabilito un monopolio e guai a chi si permette di interferire. E' comunque accertato che questi soggetti non sanno neanche cosa sia la materia che trattano. E che il loro unico scopo è quello, sull'onda della moda, di lucrare ingenti quantità di pubblici denari senza dare significative e programmatiche e sostanziali risultati. Abbiamo avuto occasioni su occasioni di tarare e conoscere questi personaggi. Li conosciamo bene e giustamente mettiamo in guardia le aziende di guardarsi attorno e di stare attenti alle balle colossali che vengono sui vari argomenti propanati. Gli operatori locali sono avvertiti. Ora aspettiamo naturalmente fortissime reazioni. Ma siamo pronti e preparati ad ogni evenienza e a quello che ci succederà nei prossimi giorni. La denuncia è stata formalmente inviata, aspettiamo che i nostri "amici" cadano definitivamente nella rete.
Anzi nel fosso. Visto l'argomento trattato: il Vino. Cordiali e frizzanti saluti. Dalla Strada del Chianti.Spiros.