Nascondeva anfore antiche: denunciato

Due anfore di grandissimo valore archeologico sono state recuperate dalle Fiamme Gialle del Comando provinciale. I due importanti reperti, in eccellente stato di conservazione, sono stati sequestrati nell'abitazione di un operatore finanziario, D. S. di 55 anni, nel corso di una perquisizione domiciliare autrorizzata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale. Si tratta di un'anfora di tipo etrusco, databile attorno alla metà del VI° sec. a. C., e di un'altra anfora, di epoca greco-italica, risalente, sicuramente, alla fine del III° sec. a.C.; le due anfore , dopo l'accurata perizia effettuata dal dott. Giovanni Distefano, direttore della sezione beni archeologici della Sovrintendenza, sono state consegnate ai responsabili della Sovrintendenza che ora deciderà dove sistemarle: se al museo di Ragusa o se al Museo di Kamarina. Il proprietario delle due anfore, D. S., originario di Pachino ma da tanti anni ormai residente a Ragusa, è stato denunciato a piede libero all'autorità giudiziaria, per violazione del decreto legge n. 490/1999.

L'operazione-recupero, come è stato sottolineato ieri mattina in conferenza stampa dal comandante provinciale della GdF, col. Vincenzo Raffo, e dal comandante il Nucleo di Pt, cap. Filippo Maira, è stata possibile grazie anche alla collaborazione della sezione Fiamme Gialle della polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica; rientra nel quadro delle attività istituzionali della Finanza per la salvaguardia dei beni archeologici. Il proprietario delle due anfore non ha saputo fornire spiegazioni valide circa la provenienza dei due preziosi reperti, provenienti certamente dal fondo del mare. Si è limitato a dire di averli ricevuto in regalo da persona di cui non ha saputo indicare l'identità.
Le due anfore, a stare alle indicazioni del dott. Distefano, sarebbero state recuperate da parecchio tempo. Bisognerà accertare se provengono dai fondali del nostro mare o da quelli del mare della zona di Marza-Portopalo. Proprio di recente, come si riorderà, dai fondali del mare al limitare fra i territori delle province di Ragusa e Siracusa, sono venuti fuori importantissimi reperti archeologici databili negli ultimi secoli a.C. Da parte dei finanzieri del Comando provinciale proseguono pertanto le indagini non solo nel Ragusano ma anche nel confinante territorio aretuseo. E le novità potrtebbero anche non tardare a venire a galla.

di Giovanni Pluchino
Fonte: LaSicilia.it il 28-02-2003 - Categoria: Cronaca

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