Nella notte fra il 25 e il 26 dicembre 1996 la motonave battente bandiera honduregna, «Joan» e il barcone maltese F 1-74 si trovavano in navigazione a 19 miglia da Capo Passero. In seguito ad una collisione in pochi minuti la carretta maltese, di proprietà di Marcel Barbara, colò a picco con i quasi trecento immigrati pakistani, cingalesi e indiani che stavano cercando di raggiungere la costa sud orientale della Sicilia. Tre giorni dopo ventinove superstici dell'F 1-74 approdarono con la «Joan» a Napflion in Grecia riferendo alle autorità greche dell'avvenuta tragedia, nella quale persero la vita 283 migranti. Le ricerche, ad opera della Marina Militare italiana, proseguirono per almeno due settimane ma senza alcun riscontro. Nel marzo del 1997 la Procura della Repubblica di Siracusa sulla base delle dichiarazioni dei superstiti aprì l'inchiesta che sarebbe quindi sfociata nel rinvio a giudizio del capitano della «Joan» El Hallal Youssef e del basista maltese Sheik Amhed Turab. Nei primi mesi dell'anno '97 un gruppo di pescatori portopalesi, che si recava nel tratto di mare denominato «Siccagna» aveva pescato e ributtato in mare pezzi di cadavere legati al naufragio del 26 dicembre '96.
Di questa vicenda non si seppe nulla fino al giugno di due anni fa, quando un pescatore di Portopalo, Salvatore Lupo, assessore al Comune portopalese nel periodo in cui avvenne il naufragio, diede le indicazioni ad un giornalista di «Repubblica» che permisero l'individuazione del relitto del barcone maltese a 108 metri di pronfondità. Il ritrovamento determinò la fine di ogni residuo dubbio sull'avvenuta tragedia del mare, la più grave dalla fine della seconda guerra mondiale. Nel febbraio di quest'anno è stato presentato al Senato un progetto di legge, che ha in Francesco Bevilacqua il primo firmatario, che punta a realizzare un monumento in memoria sia delle vittime della tragedia del dicembre '96 sia di tutti i morti nel Mediterraneo. Quel disegno di legge è stato fortemente sollecitato dall'amministrazione comunale di Portopalo, come ha affermato lo scorso 13 agosto il sindaco Fernando Cammisuli. Il naufragio del Natale '96 è stato anche oggetto di alcuni lavori teatrali, non tralasciando la presentazione di un'opera d'arte concettuale inserita nella rassegna «Documenta 11» che si tiene ogni cinque anni in Germania.
S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 15-10-2003 - Categoria: Cronaca