di maria teresa giglio
Otto lunghe ore. Un tempo interminabile trascorso tra speranza e sconforto, stanchezza e spirito di sopravvivenza, paura e voglia di lottare. Tutto questo è ciò che hanno vissuto due giovani catanesi, rimasti in balia delle onde dalle 11 circa del mattino e fino a poco prima delle 19 di lunedì, quando sono stati salvati da una una motonave battente bandiera polacca. La vicenda è accaduto al largo di Vendicari, a circa otto miglia dalla costa. I due giovani, appassionati di mare, con la loro barca (una sei metri in vetroresina con motore fuoribordo) erano salpati alle prime ore del mattino. All'improvviso, quando già erano al largo, è arrivata un'onda anomala che ha fatto rivesciare il natante, sbalzando i due in acqua. Per loro nulla da fare quando, alla riemersione dopo il tuffo inasepttato, hanno visto l'imbarcazione colare a picco. Una unica possibilità, per i due malcapitati: aggrapparsi al salvagente di bordo, sganciatosi dallo scafo.
Ed è a quell'unico appiglio a cui i due giovani (21 e 30 anni) si sono aggrappati con la forza della disperazione, aspettando che qualcuno li soccorresse. Proprio quando le speranze si stavano affievolendo, all'orizzonte è comparsa la motonave. Ad accorgersi della loro presenza in acqua un marinaio che si trovava sul ponte per fumare una sigaretta e che ha subito fatto scattare l'allarme. L'equipaggio di bordo ha immediatamente soccorso i due naufraghi avvertendo contemporaneamente la guardia costiera che ha inviato sul posto una motovedetta con cui i malcapitati sono stati portati fino a riva dove ad attenderli c'era l'autoambulanza del 118. trasportati in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso, i due giovani son o stati dimessi poco dopo: la disavvenutra non aveva lasciato gravi conseguenze.
Fonte:
LaSicilia.it il 01-08-2007 - Categoria:
Cronaca