ROSOLINI - "L'Amministrazione locale, con il suo comportamento, vorrebbe far morire il Sikula Reggae Festival". Questo è il grido di protesta del Presidente dell'Arci "La Locomotiva", Lino Quartarone, il quale per l'ennesima volta rimprovera agli amministratori il fatto di non aver creato le condizioni per consentire lo svolgimento dell'evento. "Anche per quest'anno- spiega Quartarone- una delle manifestazioni più importanti dell'estate musicale siciliana che si era caratterizzata per l'anticonformismo del suo messaggio socioculturale e per l'idea di sviluppo turistico che veicolava, non ha trovato un luogo idoneo per il suo svolgimento. La cava di Croce Santa, luogo dove il festival è nato, è ancora inagibile e a nulla sono servite le promesse e le rassicurazioni che dagli ambienti politici di Rosolini erano arrivate. Evidentemente continua a prevalere la logica della normalizzazione, ancora una volta gli interessi di "parrocchia" hanno avuto la meglio.
Rosolini continua, a differenza della vicina area iblea, a non avere un progetto di turismo e di sviluppo socio economico". L'Arci, nonostante tutto, non demorde e continua nel suo impegno per diffondere la musica e la cultura reggae con i suoi ideali di pace, fratellanza tra i popoli, giustizia sociale. Stasera alle 20.00, allo stadio comunale, si svolgerà il concerto di Julian Marley, figlio del grande Bob icona del reggae, si esibiranno anche gli Anzikitanza Live Band. Si prevede un grande afflusso di giovani dal momento che Rosolini è l'unica tappa siciliana del tour europeo del cantante giamaicano. "Il concerto di stasera- afferma Lino Quartarone- sarà un momento di pacifica protesta, un appello. Julian Marley ha dichiarato che la sua musica è un "richiamo al risveglio", speriamo che con questo evento si sveglino, finalmente, anche gli amministratori di Rosolini".
Cecilia Galizia
Fonte:
LaSicilia.it il 17-08-2005 - Categoria:
Cultura e spettacolo
Santi,naviganti...e procacciatori d'affari...
Come tutti non sanno l'eremo della Croce Santa, di Rosolini, è un luogo di preghiera e di pace.Esso venne scelto, qualche anno fà, come luogo d'incontro per il Sikula Raggae Festival.
Una manifestazione che, nel corso degli anni, ha assunto un alto valore presso i giovani siciliani e non, e in poco tempo ha prodotto caratteristiche socio-culturali che hanno fatto tremare i polsi alle varie istituzioni locali.Fondamentale per capire l'attacco contro questa libera manifestazione è il ruolo giocato dal Sindaco Giuca che si fregia e pregia di essere un uomo della "sinistra" della zona sud della provincia di Siracusa.
A parte l'ingenuità di farsi cogliere in castagna, nelle più elementari norme di sicurezza, per la mancanza, nel luogo fisico, delle autorizzazioni dei vari enti preposti al controllo di questo tipo di manifestazioni, dal quadro generale emerge che gli organizzatori di questa manifestazioni,cooperati da esperti catanesi, hanno realizzato solo un inconsistente e vergognoso flop....per illegalità diffusa....
E' inutile portare "i cento Passi" quando la mentalità illegale si annida perfida e tagliente anche presso la residua ed inconsistente sinistra locale...
Un Cordiale saluto a quel signore che nella mattinata del 6 Agosto, in Piazza Vittorio Emanuele di Pachino, era vestito con maglietta e pantaloncini, corredato da un vistoso capello,il tutto, con i colori della Sikula Reggae, da non confondere con un esaltato e focoso tifoso della A.C. Roma, Lupa, Capitolina, in trasferta....
Sikuli saluti,Spiros