PACHINO - Il deputato regionale Giancarlo Confalone prende le distanze, sia a titolo personale, sia in qualità di fondatore del gruppo di Azione popolare «da quello che -si cita testualmente - appare come uno scellerato criterio di raccolta di tessere di partito, senza un obiettivo deciso e cristallino». Confalone ritiene legittimi e rispettosi delle norme etiche e giuridiche i tesseramenti effettuati dal suo gruppo, e difende la regolarità del congresso forzista svoltosi nei giorni scorsi a Pachino. «Il congresso comunale - ha affermato - ha trovato riscontri di assoluta cristallinità dove, a seguito di accordi politici interni, si è convenuto di unificare le forze presenti sul territorio per dare impulso univoco alle attività di partito.
Ribadisco che tutte le mie tessere rappresentano effettivamente la volontà dei sottoscrittori, davvero entusiasti di assumere spontaneamente il ruolo di soci del nostro sodalizio politico». «La denuncia del difensore civico - dice Confalone - merita, senz'altro, l'opportuno approfondimento, anche se nulla toglie alla correttezza dello svolgimento delle attività congressuali effettuate. Voglio però precisare che il nominativo di Di Pasquale risulta presente sul tabulato fornito dalla direzione centrale del partito alla segreteria provinciale di Siracusa e, visti i fatti lamentati, ritengo legittimo chiedersi il perché». Intanto il neoeletto segretario locale Giliberto ha dichiarato che il caso Di Pasquale è solo il frutto di un equivoco già risolto con l'interessato.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 26-07-2007 - Categoria:
Politica