PACHINO - In conseguenza della richiesta di riconoscimento da parte dell'assessorato regionale all'agricoltura e foreste della "strada del vino" del Val di Noto ed a seguito della partecipazione al bando del P.O.R. Sicilia 2000-2006 sulla commercializzazione dei prodotti di qualità "Network di enoteche locali" il comune di Pachino metterà a disposizione per la realizzazione dell'enoteca uno dei suoi edifici storici più importanti e cioè il palmento Rudinì, il più antico esempio di archeologia industriale. Il presupposto richiesto dal bando infatti per la costituzione di una enoteca è che venga realizzata in edifici storici inseriti nelle vie del vino. Il palmento Rudinì è ubicato nella frazione di Marzamemi ed è già in fase di esecuzione l'espletamento per le procedure di esproprio e successivamente le gare di appalto per il restauro dell'immobile che sarà realizzato con i fondi del Pit Ecomuseo del Mediterraneo.
"Il palmento Rudinì, il più antico stabilimento enologico del territorio ha svolto nel passato un ruolo fondamentale nella storia della viticoltura e dell'enologia locale, -ha affermato il sindaco Barone- ed è testimone del passaggio dai sistemi produttivi artigianali a quelli industriali. Il recupero del complesso prevede la riproposizione del percorso dei vinodotti che trasportavano il mosto fino al porto Fossa o fino alla stazione ferroviaria di Marzamemi da dove venivano caricate le navi o i treni per il trasporto nelle regioni del nord Italia ed in Francia». L'enoteca utilizzerà in massima parte il piano cantinato che si trova scavato nella roccia per la conservazione del vino, nel piano terra invece troverà spazio la parte museale con i vari macchinari quali ad esempio i torchi.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 15-02-2005 - Categoria:
Cronaca
Palmento Rudinì
Intervista concessa in esclusiva per Pachinoglobale dalla carissima Prof.ssa
Uva Sultanina del Council Brayan-eno-psico-fisio-logico-mento-pal.
Cara Uva, intanto grazie per avermi concesso questa breve intervista.
Ho ritenuto opportuno contattare la Prof.ssa Sultanina per un semplice problema di corretta informazione sui "palmenti" locali.
D: Il Palmento Rudinì è l'edificio enologico più antico del territorio?
R: No! Vi sono altri edifici molto più antichi.Uno per tutti,per rimanere in territorio di Pachino, è la sede del Casale, Feudo, masseria,Palmenti, di Maucini.
D: Il Palmento Rudinì è un esempio di archeologia industriale?
R: No! Il palmento di Rudinì è un fabbricato tipicamente artigianale, come gli altri esistenti in questo territorio,costruito, nei primi del novecento, dal Primo Ministro d'Italia, Marchese di Rudinì. Altri esempi locali, di dimensioni minori, sono: il Palmento dei Pazzi o Manicomio,chiamato così dai mezzadri, per l'evidente errore progettuale, e cioè di essere stato costruito completamente fuori terra; segue il palmento di Bufalefi Modica e terzo il palmento Valenti in contrada San Lorenzo Vecchio.
D: Ma cosa è l'archeologia Industriale?
Un "Logo Comune", inventato dalle Università del nord, per definire e collocare storicamente alcuni edifici,opifici e frabbriche, costruite nel primo periodo industriale che ha, al centro- Nord, comunque, una sua leggittimità etimologica.Comunque, il "logo comune", che parte dal Nord, è direttamente proporzionale alla latitudine e longitudine geografica. Nel senso che più si viene in giù e più la dissonanza etimologica e semantico-funzionale si ingigantisce e perde di significato.Infatti, come diceva Einstein: è più facile disintegrare un atomo che un "logo comune"!
Infatti, si sono messi ad industrializzare tutto: tonnare,palmenti,telai, ed altri oggetti tipicamente artigianali e della cultura e tradizione locale.
Se si và avanti di questo passo si scoprirà che le prime officine neolitiche e le loro produzioni industriali di selce: sono i veri primi albori "industriali" della storia dell'uomo sulla terra....
Ringraziamo la Prof. Uva Sultanina per questa breve ma significativa intervista.
Cordiali Saluti Spiros