Egregio Direttore,
ho letto con stupore misto a indignazione il "pezzo" a firma Salvatore Marziano, pubblicato a pag. 42 dell'edizione di Siracusa, relativo alla battaglia che sto conducendo contro la nuova legge in materia di obbligatorietà dell'uso del casco.
Innanzitutto non ha senso parlare di un "botta e risposta" tra me e l'amministrazione comunale: l'amministrazione comunale deve applicare la legge e fa bene a pubblicizzarla, io, nella mia qualità di Legislatore, pro-quota, mi batto per farla modificare. Come vede, e lo dico senza presunzione, sono due livelli completamente diversi. Ma questo sfugge a Marziano, che pure si atteggia a cultore del diritto costituzionale. Aggiunge, poi, l'autore dell'articolo : " Ma il senatore Caruso, a cui certamente sarà stata confiscata la moto, data l'intraprendenza (sic!) con la quale sta portando avanti la sua teoria...". Né a me, né ai miei figli è stato sequestrato o confiscato alcunché. Anzi ho pregato mio figlio Paolo di indossare sempre il casco, proprio per evitare che un eventuale sequestro della sua moto vulnerasse la mia battaglia: so bene, infatti, che ci sono individui meschini che, valutando tutto con il proprio metro, credono che anche gli altri agiscano per miserabili interessi personali ! Per questa stupida ed incauta affermazione che getta l'ombra del sospetto sul mio operato provvederò a querelare Marziano, concedendogli la più ampia facoltà di prova.
Quanto al termine intraprendenza , esso significa spirito di iniziativa: qui è fuori luogo, ma si sarà certamente trattato di un lapsus freudiano, visto che io, all'età di Marziano, già da sei anni difendevo nelle aule giudiziarie e da cinque ero consigliere comunale. L'art.32 della Costituzione non c'entra un bel niente ! Ragionando come fa Marziano (e come hanno fatto, purtroppo, coloro che hanno votato la legge ) arriveremo al punto che lo Stato ci prescriverà cosa dobbiamo mangiare, quante volte e a che ora; quanti rapporti sessuali potremo avere, in base al peso corporeo ed alle fasce di età e via di questo passo... Qui l'unico limite, lo dico al giurista Marziano, è il neminem laedere. Se non faccio danno agli altri, il mio comportamento è lecito ( basta pensare che, in Italia, è lecito iniettarsi in vena l'eroina....). Semmai, questo Stato-mammina, così tenero e premuroso, potrebbe scrivere sui serbatoi delle moto, così come fa sui pacchetti di sigarette, che andare senza casco può essere pericoloso... Infine, l'educazione all'uso del casco è una cosa, perché presuppone una libera scelta, ma è una cosa ben diversa la brutale imposizione con la minaccia della confisca, trattandosi, lo ribadisco, di una vera e propria estorsione ai danni del cittadino! Quanto alla mia "esilarante provocazione", dando per scontato ( ma non lo è affatto...) che Marziano conosca il significato dell'aggettivo, voglio dirgli che io, dato che ho un discreto senso dell'umorismo, faccio ridere solo se lo voglio, mentre certi giornalisti, o pseudo tali, spesso fanno ridere senza rendersene conto.... Le chiedo, ai sensi della legge sulla stampa, che questa mia sia pubblicata con lo stesso rilievo tipografico dell'articolo in questione.
sen. Luigi Caruso
Fonte:
LaSicilia.it il 25-09-2005 - Categoria:
Cronaca