PACHINO - C'è palpabile preoccupazione tra i produttori vitivinicoli locali. Quando la vendemmia sembra ormai alle porte ed all'inizio della raccolta mancano non più di 15 giorni, le notizie che arrivano in merito al settore sono drammatiche: il mercato dell'uva è fermo per mancanza assoluta di richiesta. Rischiano così di rimanere sulle viti i rinomati grappoli d'uva da cui si ricava uno dei migliori vini a livello nazionale. Tra i produttori vince la rassegnazione. I maggiori acquirenti di uva e produttori di vino pare abbiano inviato ai propri soci delle lettere con cui si comunica di non voler acquistare uva. Altri invece offrono un prezzo bassissimo tale da non coprire le spese necessarie per la raccolta. Rimangono ancora una volta deluse dunque le aspettative di quanti hanno coltivato i propri vigneti e che vedono andare in fumo i sacrifici di un intero anno di lavoro. La crisi del settore si avvia a diventare cronica. Dopo qualche stagione che aveva fatto ben sperare con la riscoperta del Nero d'Avola, principale vitigno coltivato nelle nostre zone, il settore è ritornato in una crisi profonda. Per il terzo anno consecutivo le speranze dei viticultori sono deluse. Da due anni a questa parte a complicare la situazione sono state le condizioni climatiche avverse, prima perché i grappoli rimasero acerbi per un eccezionale ritardo della stagione estiva e ciò produsse conseguenze nel grado di maturazione e nel contenuto zuccherino degli acini.
L'anno scorso poi fu la pioggia a funestare la raccolta, e la troppa acqua fece ammuffire il prodotto con risultati negativi anche per il vino, non risultato di alto livello come normalmente accade per il prodotto del territorio di Pachino. Quest'anno sono le condizioni del mercato a risultare nefaste. Il consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo, che si sta occupando in generale del problema agricoltura, ha dichiarato di aver già preso i primi contatti con il presidente provinciale della Coldiretti. Una speranza potrebbe essere rappresentata da alcuni accordi con paesi esteri che potrebbero far crescere la richiesta e sostenere il prezzo. Da parte degli agricoltori si lamenta invece una politica di incentivi volti solamente a sostenere il campo dell'ortofrutta e che invece da tempo trascura la produzione vitivinicola che invece fa parte della tradizione della città di Pachino.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 09-08-2005 - Categoria: Economia