PACHINO - Naufraga ancora la vicenda politica pachinese. Nei giorni scorsi era infatti arrivata la proposta del coordinatore di Forza Italia, Nello Santoro di liberare la poltrona di presidente del Consiglio attualmente occupata da Antonino Nicastro in favore di Rinascita che avrebbe a sua volta ceduto uno dei due assessorati ad An permettendo in tal modo la pari visibilità richiesta dai partiti del centrodestra e dunque una soluzione positiva alla crisi. La rinuncia di Nicastro avrebbe comportato la nomina per lui di direttore generale del comune. L'operazione aveva fatto ben sperare, tanto che anche il tavolo provinciale delle forze della Cdl convocato per discutere del caso Pachino non si era tenuto ritenendo la soluzione della crisi vicina, ma l'operazione è stata però bruscamente stoppata dallo stesso Nicastro che non ha accettato di rinunciare alla carica istituzionale per un ruolo temporaneo, per cui tutto è precipitato nuovamente nell'incertezza.
Lo stesso sindaco si è trovato spiazzato da tale decisione, ed ha dichiarato: «Pensavamo di avere finalmente dipanato la matassa, ma la rinuncia di Nicastro riporta tutto indietro. Valuteremo altre ipotesi di soluzione. Certamente nel caso in cui non dovessero esserci altre vie si andrà verso un azzeramento totale della giunta per nuovi equilibri». Intanto il coordinatore di FI continua a tramare la sua tela nella ricerca di altre soluzioni."Sono fiducioso, e ritengo di poter prospettare presto al primo cittadino una ulteriore via per uscire dalla crisi.
Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 22-02-2004 - Categoria: Politica
MENTRE I NOSTRI EROI CONTINUANO A GIOCARE A SCHACCHI SULLA PELLE DELLA CITTA'.......UN ESPLICITO RICHIAMO DA PARTE DEL VATICANO E' STATO LETTO NELL'OMELIA DA PARTE DEL SUO AMBASCIATORE A PACHINO: DON LUCIO GIAZZON. Che la città "reale" ringrazia di cuore....
L'accordo raggiunto e miseramente naufragato( Pachino Promontorio :docet) della nomina a direttore generale del Comune del Presidente del Consiglio Nicastro, conferma la scarsa propensione dell'attuale coalizione politica a creare quei ruoli tecnici previsti dal nuovo statuto Comunale e la diretta responsabilità a non volere strutturare un organismo burocratico all'altezza delle aspettive della città e dei cittadini. Il passo indietro fatto dal Sindaco,che aveva dichiarato la piena condivisione di una figura manegeriale come prevede la legge, conferma la scarsa tenuta delle sue dichiarazioni rese nel recente passato. La conferma di una sua sostanziale non autonomia politica rispetto al mandato che gli è stato dato con il voto dai cittadini, conferma il fallimento politico della sua figura istituzionale e della inettitudine dell'intera coalizione di centro-destra.La quale conferma una sostanziale omologazione alle gesta dei nobili tenutari del governo di Roma e della nazione. Cordiali Saluti..Spiros