No a un Prg chiavi in mano

No a un Prg chiavi in mano PACHINO - Arriverà a fine mese in Consiglio comunale la proposta di revisione del piano regolatore generale. Il civico consesso sarà chiamato ad approvare le linee guida da assegnare ai progettisti incaricati di apportare le variazioni e gli aggiornamenti necessari a un piano regolatore piuttosto datato, che necessita di essere attualizzato anche in base alle esigenze di crescita e sviluppo della città. Ma l'imminenza dell'appuntamento sta provocando qualche malumore nella maggioranza politica che supporta il sindaco Paolo Bonaiuto. Più di una forza politica, infatti, lamenta di non essere stata coinvolta nelle decisioni preparatorie, per cui i consiglieri sarebbero chiamati a esprimere il loro voto senza avere approfondito la materia che di per sé risulta anche piuttosto ostica. Un piano regolatore, infatti, può essere ben compreso solo con l'ausilio di tecnici e operatori del settore edilizio, mentre difficilmente può essere immediatamente capito dai consiglieri comunali non esperti in materia.

Il primo cittadino, di fronte alle obiezioni dei consiglieri, avrebbe indetto un incontro aperto che dovrebbe svolgersi all'inizio della prossima settimana. Tuttavia, l'incontro sarebbe piuttosto tardivo e soprattutto con tempi strettissimi prima della seduta consiliare, comunque non in tempo per recepire suggerimenti e obiezioni, ma nessuno, ufficialmente, vuole prendere parola sulla vicenda. Da ambienti vicini all'amministrazione comunale si respinge, però, l'ipotesi di eventuali diktat sul piano regolatore generale. In Consiglio infatti dovrebbero essere approvate solo delle linee guida di massima secondo le indicazioni tecniche provenienti dagli uffici, mentre l'analisi vera e propria del Prg sarà effettuata solo successivamente, quando i progettisti elaboreranno le modifiche da apportare che potranno essere discusse ed approvate. Aprire un dibattito sulle linee guida, potrebbe avere, invece, un effetto quasi controproducente, scatenando un insieme di indicazioni difficili da elaborare. Su tutto incombe, comunque, il problema del piano paesistico sul quale c'è stata una vera e propria levata di scudi e solo qualche voce a favore. In primo luogo bisognerebbe comprendere in che modo e come il piano paesistico influenzerebbe il piano regolatore generale. Si tratta di una serie di interrogativi a cui in molti invocano risposte. Anche i due presidenti del centri commerciali naturali hanno chiesto l'avvio di un tavolo di concertazione con gli enti coinvolti.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-01-2011 - Categoria: Politica

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