PORTOPALO - Il «Palio del mare» è morto? Viva il palio. L'estate 2006 sarà ricordata anche per una tradizione, la più popolare in loco, che si è fermata dopo anni di ininterrotto svolgimento. La telenovela dell'estate si è conclusa nel modo peggiore: senza corsa delle barche a Scalo Mandrie. L'ultimo intervento sulla vicenda è stato del presidente della Proloco, Peppe Giardina, che nell'esplicitare le ragioni che, a suo dire, hanno portato alla mancata organizzazione del palio, non ha risparmiato strali all'indirizzo dell'amministrazione comunale. In questa vicenda si sono intrecciati diversi aspetti: i componenti degli equipaggi non hanno brillato in fatto di attaccamento alla tradizione (dagli anziani hanno ancora molto da imparare), gli amministratori comunali hanno atteso troppo tempo per effettuare una ricognizione da un punto di vista organizzativo (vedi progetto di suddivisione rionale, caduto nel dimenticatoio, e allargamento delle barche a disposizione per il palio).
«Nei prossimi mesi bisognerà riprendere queste tematiche e vedere il da farsi - fanno sapere dalla giunta municipale - ma è chiaro che il mancato svolgimento della corsa è un dato negativo». Chi invece parla di un'esigenza di «allargamento organizzativo» è Attilio Nardo, tra i principali promotori della Sagra del pesce. «Mettiamoci tutti insieme per far si che la tradizione della corsa marinara possa ripartire sin dall'anno prossimo. Intanto rilanceremo la raccolta di fondi, attraverso un comitato locale, per la costruzione della seconda barca di gara. Questa tradizione è di tutti i portopalesi. Quindi rimbocchiamoci le maniche, tutti insieme».