PACHINO - «Non ho partecipato alla nomina ad amministratore unico del dottor Domenico Covato». Il sindaco portopalese Michele Taccone si smarca dal resto dei sindaci interessati sulla recente conferma di Covato ad amministratore unico della società d'ambito per la gestione dei rifiuti. «La motivazione - dichiara Taccone - sta nel fatto che, da precedenti accordi stipulati con i sindaci dei comuni interessati nell'Ato Sr2, si era deciso una cosa differente, ovvero di nominare come amministratore unico un tecnico di uno dei comuni soci. L'obiettivo di questo passaggio era quello di consentire il traghettamento della struttura verso la nuova normativa». Un passaggio del primo cittadino portopalese è attinente alla questione dell'indennità di carica per l'amministratore dell'Ato. «Si era anche stabilito - dichiara Michele Taccone - che il compenso dell'amministratore unico fosse a titolo gratuito, considerata soprattutto la non positiva situazione finanziaria della società. In modo dirompente sono entrate scelte politiche dettate e calate dall'alto. Per tutto questo non mi sono trovato d'accordo a rinnegare quanto era stato precedentemente concordato con gli altri sindaci. Pertanto, subendo totalmente le scelte altrui, mi sono dichiarato contrario alla nomina del dottor Covato nell'Ato Sr2. Inoltre, faccio presente che il Comune di Portopalo, che detiene il 3% della società, essendo il socio più piccolo, ha sempre mantenuto gli impegni in merito alla gestione della stessa società.
Non intendiamo subire scelte dettate soltanto dalla logica della politica, senza avere nulla a che vedere con l'amministrazione del territorio. Il nostro unico interesse rimane il miglioramento e la buona gestione dei servizi da erogare ai cittadini e non la spartizione di potere in ogni ambito». Sulla riconferma di Covato nei giorni scorsi si era già registrata la posizione fortemente critica del deputato regionale Pippo Gennuso che ha definito questa scelta «fallimentare e scellerata». Gennuso si è scagliato direttamente contro Titti Bufardeci, al quale gli ha attribuito uno stile patriarcale. Gennuso ha quindi aggiunto, in quella circostanza, che «Covato è al vertice dell'Ato già da tre anni ma i risultati parlano chiaro sulla sua azione poco fruttuosa» e che in questa nomina emerge, a detta di Gennuso, «la dittatura di un partito, il Pdl, che ha fallito sul programma di sviluppo nella provincia di Siracusa». Per quanto riguarda i principali obiettivi manifestati da Covato, fra le priorità anche la raccolta differenziata e la riapertura della discarica di Pachino.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicila.it il 19-12-2009 - Categoria:
Politica