PACHINO - Fase politica piuttosto travagliata quella che si sta attraversando a palazzo municipale. Solo verso le 14 di ieri il sindaco ha disposto le nomine degli assessori, a conferma che si è trattato di un'operazione piuttosto sofferta. Probabilmente il primo cittadino avrebbe voluto attendere ulteriormente e verificare prima in consiglio gli accordi politici raggiunti. I nuovi assessori designati sono il diessino Salvatore Borgh che, dopo avere appoggiato il candidato a sindaco Ruscica arrivato ultimo nella corsa al palazzo di città, accede lo stesso alla stanza dei bottoni, il rappresentante dello Sdi Giovanni Diamante la cui nomina per taluni è finalizzata a bloccare le intemperanze di un partito che comunque fino ad oggi è stato un fedele alleato del primo cittadino, ed Enzo Berretta designato da Rinascita di Pachino quale sostituto dell'assessore Peppe Tuminello che nelle settimane scorse ha aderito all'Mpa e per questo è stato estromesso dalla giunta. Intanto, sia nell'area della maggioranza che in quello dell'opposizione fioccano le reazioni ed i commenti ai recenti avvenimenti, non ultimo il fallimento dell'ufficio politico. “Non posso che esprimere piena solidarietà al presidente dell'Ufficio politico Pina Casalino che si è dimesso, -ha affermato Michelangelo Blandizzi, coordinatore del partito di Rutelli a Pachino- così come solidarietà esprimo nei confronti degli altri componenti che hanno adottato analoga decisione. Il fallimento dell'ufficio politico ha conseguenze precise, e, prima fra tutti, il venir meno della connotazione di centrosinistra dell'amministrazione che a questo punto non ha più un vincolo di colore politico.
Noi della Margherita non faremo da cuscinetto a nessuno, nemmeno all'amministrazione”. Sempre nell'ambito della Margherita ma in atteggiamento di aperto contrasto con il sindaco, si registrano le dichiarazioni del consigliere Massimo Agricola che, nel ribadire la propria indipendenza, dichiara la propria vicinanza al partito di Rutelli e di “appoggiare la linea dell'On. Ortisi”. Agricola inoltre ha individuato il suo referente politico in Antonino Augugliaro ed è sceso in polemica con il primo cittadino dichiarando: “Il sindaco mi accusa di instabilità. Credo che debba avere una maggiore stima di me e del mio referente Augugliaro, anche perché la mia presunta instabilità potrebbe rivoltarglisi contro”.
Sul fronte della minoranza, dopo la costituzione della federazione posta in essere dagli esponenti della Margherita con alcuni dei componenti dell'opposizione, arrivano le prime precisazioni. A smentire infatti categoricamente ogni illazione di possibile adesione alla Margherita sol perché era stato firmato un documento federativo, è il consigliere indipendente Gino Sgandurra che ha precisato: “Rimango un consigliere indipendente di opposizione e non faccio parte in alcun modo della Margherita. Scopo della federazione era solo quello di rendere un servizio migliore alla cittadinanza. La mia azione politica continuerà ad essere nell'esclusivo interesse della collettività”. Smentita di adesione alla Margherita anche da parte degli altri firmatari del documento federativo. In ultimo è arrivata anche la critica dell'ex senatore Pietro Ferrara che ha commentato l'ingresso dei Ds in giunta. “Finalmente Pachino ha una unione di fatto, -ha affermato Ferrara- ed ora può cominciare la vera e propria refezione dei politici. I nostri politici dimostrano di non sapere stare né da una parte né dall'altra, pronti a spostarsi con il vincitore. Alle difficoltà politiche si aggiungono quelle economiche con la Corte dei Conti che ha mosso diversi rilievi”.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 20-12-2006 - Categoria:
Politica