PACHINO - Il comune di Pachino dovrà rettificare la procedura di affidamento delle posizioni organizzative dei dirigenti nelle strutture apicali (settori e tecnostrutture). A deciderlo è stata una sentenza del Tribunale collegiale di Siracusa, sezione lavoro che così ha deciso a seguito di un ricorso presentato dall'ex capo dell'ufficio tecnico Angela Guastelluccia che lamentava l'irregolarità di una determina con la quale il sindaco di Pachino aveva assegnato ad un dipendente, all'epoca dei fatti D1 la titolarità ad interim di una tecnostruttura nonostante secondo la pianta organica del comune la direzione delle tecnostrutture deve essere assegnata ad un dipendente con qualifica funzionale superiore (D3), qualifica posseduta dall'ex capo dell'ufficio tecnico a cui invece il sindaco non assegnò alcuna funzione.
Il collegio giudicante pertanto ha affermato testualmente: «La responsabilità dei settori delle tecnostrutture spetta ai dipendenti inquadrati in categorie D3, e dunque appare consequenziale che il sindaco debba effettuare la scelta, senz'altro di carattere fiduciario ma non arbitraria, tra i dipendenti inquadrati in categoria D3, a meno che l'organico non sia di fatto carente, ossia che il numero dei dipendenti in servizio sia inferiore a quello previsto nella pianta organica.
Ne consegue dunque che l'assegnazione ad interim delle posizioni dirigenziali a funzionari non D3 all'epoca dei fatti non è giustificata data la presenza in organico dell'architetto Guastelluccia che era in possesso della qualifica funzionale prescritta». Il Tribunale inoltre ha chiarito un altro punto piuttosto discusso in passato a seguito della norma di dirigenti esterni che venivano posti a capo degli uffici municipali. «Il sindaco, -recita la sentenza-può avvalersi di professionisti esterni a tempo determinato a condizione che lo statuto dell'ente lo preveda, ed in assenza di professionalità analoghe presenti all'interno dell'ente». Ne consegue che quando c'è un funzionario che può ricoprire quelle funzioni (sia esso capo dell'ufficio tecnico o altro) non è possibile incaricare professionisti esterni all'ente. La sentenza però viene letta in maniera diametralmente opposta dalle parti. Per i vertici della casa municipale infatti la Guastelluccia non avrebbe vinto poiché basterà motivare adeguatamente i provvedimenti di assegnazione delle cariche ai dirigenti. L'architetto Guastelluccia invece dal canto suo canta vittoria ed ha affermato: «Nonostante l'evidenza dei fatti non si rassegnano. Eventuali atti in violazione della sentenza saranno da me denunciati e perseguiti nei modi di legge».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-10-2008 - Categoria:
Politica