«Non abbiamo aderito al Movimento per l'autonomia»
PACHINO - Smentiscono categoricamente un'appartenenza all'Mpa, il movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo, gli esponenti politici Pippo Di Martino e Pippo Runza che nei giorni scorsi erano stati accreditati come uomini di punta della neo-formazione del presidente della provincia etnea. «Non ho aderito ad alcun movimento politico, -ha affermato Pippo Di Martino- e nei giorni scorsi ho solo incontrato degli amici che sono riconducibili all'Mpa. L'amicizia che lega sia me che Pippo Runza all'esponente politico Pippo Gennuso non significa che abbiamo sciolto la nostra riserva o che ci siamo schierati». Smentita inoltre ogni appartenenza all'Mpa da parte dell'ex consigliere comunale e capogruppo dell'Udc Paolo Di Pietro che però non nega un possibile progetto futuro. «L'incontro tra amici al bar e non una riunione vera e propria, - ha dichiarato Di Pietro- è uno stadio molto iniziale di un possibile discorso futuro. Da qui però a dire che c'è stata una mia adesione al movimento per l'autonomia di Lombardo ce ne passa. Il discorso è ancora tutto da venire ed il progetto tutto da verificare. Io ho per il momento solamente risposto all'invito da parte di alcuni amici». Di Pietro, Di Martino e Runza insomma frenano bruscamente le avance di qualcuno che ha troppo frettolosamente bruciato le tappe nelle possibili aggregazioni future.
A fare da eco alla prudenza manifestata a livello locale contro eventuali fughe in avanti di taluni che si erge a possibile coordinatore è stato poi il coordinatore provinciale del Movivemto per l'autonomia, il consigliere comunale siracusano Salvo Sorbello che ha chiarito: «In relazione alla fase di organizzazione dell'Mpa nella provincia di Siracusa, il coordinamento provinciale provvisorio comunica che proseguono gli incontri con gli aderenti nei vari comuni e che, nel rispetto di un metodo di democrazia partecipata, la costituzione del Movimento è affidata proprio a tutti coloro che hanno già manifestato la loro adesione. In questa fase che precede il congresso di ottobre non sono quindi previste cariche organizzative diverse da quelle dei portavoce indicati sulla base di scelte condivise. «In tutti i comuni della provincia, nessuno escluso, viene pertanto seguito un metodo che riconosce la piena e incondizionata partecipazione, con pari dignità, di tutti gli aderenti». L'organizzazione di un movimento come quello che fa capo a Raffaele Lombardo dunque si presenta, nella nostra provincia, in una fase molto delicata e complessa che richiede - si fa notare a livello provinciale - pazienza e ponderazione.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-09-2005 - Categoria: Politica