PORTOPALO - Ennesimo caso di furto in un'abitazione del centro abitato portopalese. A pochi giorni di distanza dal colpo messo a segno nella casa di un pescatore mentre si faceva la doccia, la nuova vittima dei topi d'appartamento è una coppia di pensionati. Anomale le modalità e l'ora in cui è stato messo a segno l'ennesimo furto, il sesto in un mese a Portopalo. I malviventi sono entrati in azione in pieno giorno, aspettando l'attimo in cui i proprietari non si trovavano a casa. I ladri sono entrati in azione intorno alle 9 nel centralissimo Scalo Mandrie. L'azione è stata messa in atto dal retro dell'immobile dal momento che l'entrata principale della casa ha sbocco su via Vittorio Emanuele. Dopo i precedenti furti, alcuni dei quali a soggetti che detenevano legalmente armi, i danneggiamenti continui al plesso scolastico di via Carlo Alberto, preso di mira a più riprese (non contando altri episodi di microcriminalità avvenuti negli ultimi anni e rimasti insoluti), la scia prosegue e a farne ancora le spese è la gente comune, in questo caso pensionati. Probabilmente è all'opera a Portopalo un gruppo di malviventi che sfrutta ogni minima occasione per entrare nelle case momentaneamente incustodite o di facile accesso, mettendo a segno i colpi in orari ordinari.
La sensazione che si sta diffondendo in paese è di una generale impunità che da un lato sconforta le persone e dall'altro invoglia i malviventi a proseguire nella loro azione. L'ultimo colpo ha fruttato ai ladri 250 euro in contanti e qualche oggetto di valore (orologio, collanine). «E' bene chiudere tutto e fare molta attenzione a qualsiasi ora del giorno - afferma un cittadino - poiché non siamo più al sicuro come una volta». Particolare statistico: i casi di microcriminalità registrano un trend costante, pur in presenza di varianti che comprendono il furto in appartamento, danneggiamenti a strutture (serre, ad esempio), automobili ed edifici pubblici (scuole). Urge un maggiore impegno da parte di tutti, a partire dalle forze dell'ordine.
L. S.
Fonte:
LaSicilia.it il 12-09-2010 - Categoria:
Cronaca