NOTO - Una festa che assume il carattere della secolare devozione che i netini hanno da sempre rivolto al loro santo patrono, Corrado Confalonieri. E quest'anno i festeggiamenti che si svolgono sempre l'ultima domenica di agosto cadono proprio nel 651 anno dalla morte di San Corrado, il latifondista lombardo che in seguito ad un incidente di caccia decise di diventare eremita e, nel suo peregrinare lungo la penisola, si fermò stabilmente nelle campagne di Noto dove visse d'elemosina in una grotta e dove dispenso' numerosi miracoli alla gente che chiedeva il suo aiuto.
La vita di San Corrado ha sempre affascinato gli abitanti di Noto, abituati alla presenza delle famiglie dell'aristocrazia del luogo e, tuttavia, per carattere da sempre attratti da scelte di vita radicali come quella di Corrado Confalonieri, i cui festeggiamenti coinvolgono non solo la citta' ma anche tutta la zona sud in un avvicendarsi di pellegrinaggi che si snodano nella notte della festa tra le strade che dai centri viciniori portano alla capitale del barocco. Il pellegrinaggio a san Corrado, conosciuto meglio come "u viaggiu scausu", ha inizio il pomeriggio del sabato per la citta' di Pachino e intorno alla mezzanotte dello stesso giorno per la citta' di Rosolini.
I pellegrini si riuniscono in gruppi, molti senza scarpe, e camminano in preghiera fino alla Cattedrale, di solito per ringraziare il santo per una grazia ricevuta, ma anche per chiedere qualcosa al "Corrado dell'impossibile": molti indossano il caratteristico saio che ricorda l'abito del santo. Tuttavia, da quando la Cattedrale e' crollata, i fedeli si ritrovano presso la chiesa di san Carlo, dove e' conservata l'arca del santo. Di lui, i netini continuano a ripetere che il suo ultimo miracolo sia stato quello di evitare che il crollo della cupola provocasse la morte di persone, facendo si' che il soffitto si sgretolasse di notte.
A questo qualcuno aggiunge che il vero miracolo sta nell'attenzione che la citta' ha ricevuto dopo quel 13 marzo 1996. Questa domenica, 25 agosto, il calendario dei solenni festeggiamenti prevede alle ore 10,30 la celebrazione della eucarestia nella chiesa di san Carlo, presieduta dal cardinale Silvano Piovanelli e dal vescovo della diocesi, monsignor Giuseppe Malandrino, oltre che dall'ex vescovo Salvatore Nicolosi. Nel pomeriggio, alle ore 19 avra' inizio la processione per le vie della citta' al seguito dell'Arca del santo.
Fonte:
La Gazzetta del Sud On Line il 25-08-2002 - Categoria:
Cultura e spettacolo