Nuova personale di pittura del maestro Salvatore Dugo

PACHINO - Il pittore pachinese si appresta ad aprire i battenti di una nuova mostra che coinciderà come di consueto con l’arrivo dell’aria natalizia. Dugo esporrà 15 opere accuratamente selezionate e che lo confermano esponente di spicco della “Scuola del paesaggio pachinese”. ed è ancora il paesaggio ad essere soggetto dominante delle tele del maestro, un paesaggio che, come egli stesso ha detto, “è sempre più vituperato, scempiato, poco considerato ed in stato di abbandono. Ci sono degli esempi che sono sotto gli occhi di tutti, -ha affermato Dugo, come il “Portico Pintaldi”. Non tutto ciò che è vecchio va distrutto ed oltraggiato, poiché è testimonianza della nostra cultura e del nostro bagaglio senza il quale è quasi impossibile trarre ispirazione. Nessuno, -ha continuato Dugo- ad esempio parla di quella che era una antica tradizione pachinese quale il commercio di cenere di soda. La cultura e la tradizione oggi viene sminuita alla crespellata di San Martino”.

I paesaggi rubati dal pittore alla natura sono invece angoli e luoghi ormai quasi inesistenti. Il poeta Salvatore Cagliola nella presentazione della nuova personale di Dugo afferma: “Il pensiero va ad altro tempo, quando si andava sulla mitica vespa a rubare immagini ad un incontaminato paesaggio dai vasti iridescenti orizzonti di Spinazza, Fossa, Cavittuni, Urpigghia oggi ricoperte di case, case, ed ancora case spesso costruite con pessimo gusto. Dugo, -continua Cagliola- è stato apprezzato da artisti del calibro di Annigoni che nel vedere “Il ritratto della nonna” non solo ne ammirò la linea perfetta ma per l’espressione intensa ebbe a dire che il ritratto era somigliantissimo. Ma Annigoni non aveva mai visto la nonna di Turuzzu Dugo”.

Sa.Mar.
Fonte: Salvo Marziano La Sicilia 24.11 il 25-11-2005 - Categoria: Cultura e spettacolo

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