PACHINO - Nuovi acconti per le bollette idriche degli utenti pachinesi. La Sai 8, la società che gestisce la rete per la distribuzione di acqua potabile per conto dell'Ato idrico, ha inviato al domicilio degli utenti una nuova bolletta con la richiesta di pagamento relativa al trimestre maturato. In molti casi, tuttavia, laddove il personale non è riuscito lo scorso giugno a effettuare la lettura dei contatori, è stato inviato un nuovo acconto sulla base dello «storico» dei consumi, vale a dire degli impieghi effetivi di acqua riscontrati nel passato. Immancabili, ne sono derivate le proteste dei cittadini che si sono recati ancora una volta agli sportelli per far sentire la loro voce. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, le letture comunicate dal cittadino mediante l'apposito cartellino o tramite il sito internet che consente l'invio telematico della lettura, l'aggiornamento non è stato registrato. Ne consegue che alle utenze di case disabitate, ma dove il servizio è comunque attivo, in acconto, sulla base dello storico dei consumi, gli addebiti continuano a essere fatti e ciò nonostante il servizio non sia utilizzato.
Inoltre, difficilmente l'operatore della società che gestisce la rete idrica riuscirà a effettuare la lettura proprio perché si tratta di abitazione chiuse. Altro problema riscontrato sta nelle utenze piuttosto datate e che dovrebbero essere «volturate» a nome di eredi o nuovi proprietari. Sai 8, tuttavia, non consente la voltura se l'utenza non è in regola con i pagamenti. Ciò complica notevolmente le cose semplici, soprattutto nel caso di proprietari che sono all'estero o che sono deceduti. Le richieste di pagamento pervenute, comunque, non sono eccessive, se non in casi particolari. Necessario, tuttavia, fare i conguagli così come previsto dal regolamento. E intanto sta muovendo i primi passi, anche a Pachino, il comitato per l'acqua pubblica. Così come verificatosi in altre città, anche a Pachino ci sono cittadini che recriminano contro il gestore idrico, rivendicando l'esito della tornata elettorale referendaria che optò a stragrande maggioranza per la gestione pubblica dell'acqua. «Si tratta di un risultato rimasto ignorato - ha affermato Michelangelo Blandizzi - e che è necessario far valere così come si sta facendo in altre città. I sindaci facciano sentire la loro voce anche perché la gestione in proprio dell'acqua significa anche lavoro per i pachinesi e maggiori servizi».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 27-11-2012 - Categoria:
Cronaca