Gli "added value products" come nuova nicchia emergente del mercato ortofrutticolo italiano che richiede regole - A Macfrut operatori a confronto su "I prodotti di IV e V gamma fra nuove opportunità e vecchie minacce" - Alla rassegna cesenate presentate due linee di 4° gamma di frutta
Alto contenuto di servizio, comodità e praticità di consumo, rispondenza agli attuali stili di vita. Sono i "plus" dei prodotti di 4a gamma (già lavati e tagliati) e 5a gamma (lavati, tagliati e precotti) sul cui futuro commerciale l'ortofrutticoltura italiana sta lentamente cominciando a scommettere, a patto che questo comparto nascente venga regolamentato sia a livello di produzione che di commercializzazione. E' quanto emerge a Macfrut, la maggiore rassegna ortofrutticola internazionale, che oltre ad aver tenuto a battesimo due novità assolute per il mercato italiano della 4° gamma di frutta (la macedonia "Borgosole" presentata da Naturitalia e la linea "Tit Bit" di Apofruit e S.I.P.O.) ha dedicato al tema, nella sua seconda giornata (9 maggio), il Convegno "I prodotti di IV e V gamma fra nuove opportunità e vecchie minacce". La realtà italiana degli "added value products", ovvero i prodotti ad elevato contenuto di servizio, seppure ancora "giovane" sembra avere di fronte a sé un promettente futuro, sebbene -è stato evidenziato al Convegno- non sia minimamente regolamentata, come avviene invece nella vicina Francia. Secondo le rilevazioni di Gfk-IHA il mercato delle verdure pronte per il consumo "vale" oggi nel Belpaese 112 milioni di euro (per 13.600 tonnellate complessive) e ha visto un incremento rispetto al 2001 del +6,6% in quantità e +27,2% in valore. Un segnale particolarmente incoraggiante, supportato anche dalla crescita del numero di famiglie che acquistano ortaggi di IV gamma, passate da 6,7 milioni nel 2001 a oltre 7,2 milioni nel 2002 (+7,4%). Dati che portano ad una stima del mercato complessivo in oltre 150 milioni di euro.
Se le premesse sono favorevoli (per il mercato europeo degli ortaggi di 4° gamma gli operatori del settore prevedono, per i prossimi 5 anni, ritmi di crescita nell'ordine del 20%) rispetto agli statunitensi, all'avanguardia in questo comparto, il gap italiano nella 4° e 5° gamma è poi ancora ampio soprattutto per due elementi: "shelf life" (lett. vita sullo scaffale, ovvero conservabilità) e varietà d'offerta. La prima si attesta su sette giorni ("contro" i 10/15 degli USA per frutta/verdura), a causa di una mancata completezza della "catena del freddo" nel nostro Paese, che spesso presenta lacune nella fase finale di distribuzione, da migliorare a partire dagli impianti di produzione per arrivare ai banchi frigo dei supermercati. La gamma offerta al consumatore risulta poi ancora fortemente ridotta rispetto agli americani e va arricchita. Un ultimo aspetto da non trascurare riguarda il consumatore finale, che va informato ed educato all'aquisto e rassicurato sulla qualità delle materie prime impiegate.
Fonte:
Agricesena il 18-05-2003 - Categoria:
Economia
LE PRODUZIONI DI IV GAMMA RAPPRESENTANO LA NATURALE EVOLUZIONE DEL MERCATO DEI PRODOTTI FRESCHI, IN PARTICOLAR MODO DEGLI ORTAGGI. LO SVILUPPO ECONOMICO E PRODUTTIVO DELLE NOSTRE AZIENDE SERRICOLE DOVRA' NECESSARIAMENTE FAR APPRODARE AD UN SISTEMA EVOLUTO DI PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ORTICOLI. VALORIZZARE AL MASSIMO LE NOSTRE PRODUZIONI SIGNIFICHERA' PUNTARE SULLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI. UN PRIMO OBIETTIVO INTERMEDIO POTRA' ESSERE QUELLO DELLA QUARTA GAMMA, CHE CONSENTIRA' DI AFFIANCARE NEI MAGAZZINI DI LAVORAZIONE DEI PRODOTTI, ANCHE UNA LINEA DI PRODUZIONE PER IL CONFEZIONAMENTO DI ORTAGGI PRONTI PER IL CONSUMO DOMESTICO. MA DOBBIAMO INTENDERCI: LA IV GAMMA RICHIEDE INVESTIMENTI E SOPRATTUTTO UNA MENTALITA' IMPRENDITORIALE PIU' AVANZATA.
NE POTREMO DISCUTERE PIU' AVANTI SE VOLETE.