Nuovi veleni tra la giunta e il consiglio. Iacono: "L'amministrazione va avanti"
PACHINO - (aru) Si fa sempre più duro lo scontro tra il sindaco Sebastiano Barone e il consiglio comunale dopo l'esito del voto sull'elezione del collegio dei revisori dei conti dove la maggioranza è stata battuta dall'opposizione. Uno scontro istituzionale che di fatto sta paralizzando l'attività amministrativa con la mancata approvazione del bilancio di previsione per il quale il primo cittadino è intenzionato a diffidare il presidente del consiglio comunale Antonino Nicastro e il commissario ad acta inviato dalla Regione Antonino Piccione se entro la fine di luglio l'importante strumento economico non dovesse essere portato all'attenzione dell'assemblea civica. Intanto continua il rimpallo di responsabilità tra l'esecutivo e il consiglio comunale dove oramai la maggioranza può contare su una esigua "pattuglia" formata da sei consiglieri. Tra i più critici c'è l'assessore all'Agricoltura dell'Udc, Nino Iacono, che invita il consiglio comunale ad avere il coraggio di presentare la mozione di sfiducia nei confronti di Sebastiano Barone che non ha nessuna intenzione di dimettersi dall'incarico. "Ora che hanno i numeri - afferma Iacono - perchè‚ non presentano la mozione di sfiducia al sindaco, invece di continuare a fare delle manovre di bassa lega come è avvenuto per l'elezione del presidente e dei due componenti del collegio dei revisori dei conti dove alcuni consiglieri comunali vicini alla maggioranza hanno cambiato idea per ottenere il posto di revisore per qualche amico o parente".
L'assessore dell'Udc non riesce a mascherare la rabbia e il risentimento verso i consiglieri comunali che, al contrario del sindaco e degli assessori che hanno rinunciato al 15% della loro indennità, non si sono abbassati il loro gettone di presenza. "Parlano di moralizzare la spesa pubblica - continua - e invece hanno deciso di mantenere il loro gettone di presenza a cento euro. Questo dimostra quanto il consiglio comunale abbia a cuore il bene del paese, al contrario del sindaco e dei suoi assessori che hanno deciso all'unanimità di abbassare le loro indennità di carica. Vorrei informare i consiglieri comunali che i "saldi di fine stagione" sono terminati e che abbiamo intenzione di andare avanti anche da soli, senza svendere incarichi e posti in giunta". Ma dall'opposizione si rinnova al sindaco l'invito a lasciare l'incarico dopo l'approvazione del bilancio di previsione. "Barone non ha una maggioranza - ha detto Blundo - e si deve rendere conto che il suo cammino amministrativo è ormai arrivato al capo linea. Non basta rimuovere qualche assessore per andare avanti, anche perch‚ i cittadini di Pachino attendono delle risposte che tardano ad arrivare. Per questo motivo, l'opposizione è disponibile ad approvare il bilancio di previsione a condizione che il sindaco si dimetta dall'incarico". E sulla mozione di sfiducia non si sbilancia definendo questa l'ultima delle soluzioni: "Anche se i numeri sono dalla nostra parte, ritengo che questa debba essere considerata l'ultima ipotesi visto che il consiglio non è certamente responsabile dello sfascio amministrativo che oggi si vive a Pachino".