PACHINO - Nuovo atto vandalico a distanza di pochi giorni contro la sede cittadina del partito dei Comunisti Italiani. Ignoti infatti, nella notte tra domenica e lunedì, hanno imbrattato il muro dello stabile dove si trova la sezione dedicata a Palmiro Togliatti. Il segretario cittadino, Gioacchino La Corte, che ha sporto denuncia alle forze dell'ordine, ha trovato una svastica disegnata sopra il manifesto recante l'iniziativa di petizione popolare lanciata da qualche mese a Pachino dai Comunisti Italiani. Altre scritte molto chiare hanno dato confermato del gesto vandalico e di matrice che La Corte definisce «ben delineata». «Ancora una volta hanno preso di mira il nostro partito - afferma il segretario cittadino - forse perchè non ci fermiamo mai promuovendo sempre iniziative politiche e sociali che danno fastidio a chi considera la politica come uno scontro continuo per zittire gli avversari. Da parte nostra comunque non ci faremo intimidire da nessuno e continueremo a portare avanti la nostra azione politica come abbiamo fatto fin qui».
Gli autori del gesto sono rimasti anche stavolta ignoti. L'azione si sarebbe svolta nella notte. Intorno alla mezzanotte pare che il muro della sezione di via Libertà fosse ancora pulito stando a quanto affermato da La Corte. «Ero passato da lì intorno a quell'ora - sottolinea La Corte - e non avevo notato alcunchè di sospetto. Gli ignoti untori sono entrati in azione dopo». La precedente azione vandalica contro la sezione comunista era stata condannata fermamente dal segretario diessino pachinese, Salvatore Borgh, che aveva definito di matrice «nazista» il gesto. Intanto La Corte prosegue nella sua azione relativa alle tre petizioni pubbliche. «Abbiamo invitato i tre sindaci dei comuni interessati, ovvero Pachino, Rosolini e Portopalo - dichiara ancora il segretario pachinese dei Comunisti Italiani - ad avere un incontro con i promotori delle petizioni ed in particolare per quella relativa alla sanità».
Fonte: LaSicilia.it il 22-01-2003 - Categoria: Cronaca