PACHINO - (salvatore marziano) C'è voluto il sudore delle famose sette camicie per mettere insieme i nominativi a cui assegnare la responsabilità amministrativa della città. Alla fine la nuova Giunta è stata formata, ma solo parzialmente. Tra veti incrociati, consultazioni ad oltranza e colpi di fioretto, il sindaco Paolo Bonaiuto è riuscito a nominare solo due componenti, confermando l'ex assessore Giuseppe Poidomani a cui ha assegnato le funzioni di vicesindaco e la rubrica dei lavori pubblici, e nominando quale componente della giunta il consigliere comunale Davide Terzo a cui ha assegnato la rubrica dell'urbanistica. Così facendo Bonaiuto ha occupato entrambe le caselle disponibili dei componenti di giunta che possono nel contempo ricoprire funzioni amministrative e di consigliere comunale. Se altri consiglieri vorranno ricoprire la carica di assessore, dovranno pertanto, dimettersi. I nuovi amministratori nominati fanno capo, quanto a Poidomani, al partito di Grande Sud coordinato da Sebastiano Rosa, mentre Terzo è sostenuto da Gabeli e Giannì. Nessuna riconferma, dunque né per l'assessore Patrizia Tossani né per l'ex sindaco Giuseppe Campisi che ha già dichiarato di essere stato costretto a fare «cento passi indietro vista l'indisponibilità del sindaco a riconfermarlo nella carica di amministratore». Il quadro sarà completo domani mattina con altri due componenti che saranno indicati uno dall'Udc e un altro dal gruppo degli indipendenti. A fare capolino, per qust'ultimo, è il nome di Augugliaro, già assessore durante la passata amministrazione, mentre massima incertezza c'è per il nominativo dell'Udc che, per il rispetto delle quote rosa, potrebbe essere una donna. Sembra essere tramontata nel giro di qualche ora l'ipotesi del seminarista Tony Cirinnà ad assessore comunale. A frenare l'ipotesi di un suo incarico sarebbe stato un vincolo di parentela con un consigliere comunale.
Il nominativo, comunque, sarebbe stato piuttosto gradito nel tentativo di avvicinare l'azione amministrativa agli ambienti religiosi. «I gruppi politici stanno riflettendo, - ha affermato il sindaco - e si sono riservati di sciogliere la riserva entro domani». L'amministrazione Bonaiuto, dunque, sarà una Giunta di minoranza, posto che i numeri in consiglio non ci sono. Sette o al massimo otto coloro che potrebbero sostenere il primo cittadino, sufficienti comunque, ad evitare l'ipotesi di una mozione di sfiducia ai suoi danni.
Intanto è stata bloccata l'operazione di revoca di tutti gli incarichi esterni o di collaborazione per motivi legati ai conti pubblici. Le osservazioni inviate dall'ente alla Corte dei Conti circa la condizione di ente strutturalmente deficitario in cui il Comune d'ufficio era stato relegato, non hanno ottenuto ancora alcuna risposta, motivo per cui la Prefettura ha chiesto la revoca di tutti gli incarichi. L'Ente tuttavia, pur di mantenere le posizioni, potrebbe proporre un ricorso al Tar avverso il silenzio dell'organismo contabile, e nel frattempo ha deciso di non ottemperare a quanto gli è stato ingiunto. In particolare le lettere di revoca degli incarichi, pur essendo state predisposte, sono state bloccate, in attesa di valutare proprio l'ipotesi di un ricorso amministrativo.
Fonte:
LaSicilia.it il 09-04-2013 - Categoria:
Politica