PACHINO - Pachino e la comunità della parrocchia di San Corrrado tra qualche settimana avranno un nuovo sacerdote. Si tratta di Lucio Gatto, 29 anni, che il 21 maggio sarà ordinato sacerdote alle ore 19:00 proprio nella sua parrocchia, quella di San Corrado e dove il giorno successivo celebrerà la sua prima messa. Lucio Gatto coronerà così, con l'ordinazione sacerdotale, un suo desiderio coltivato all'interno del cuore e nato fin da piccolo, da quando cioè frequentava l'oratorio dei padri canossiani di Pachino. "Il primo approccio con il sacerdozio, -racconta- è stato proprio tramite il gioco ed il ritrovo oratoriale. Man mano poi, crescendo, il mio impegno in parrocchia è stato sempre maggiore con la catechesi,e le riunioni parrocchiali. Sin da piccolo guardavo con ammirazione il gruppo di padri canossiano che, in maniera diversa dagli altri sacerdoti, vivevano in gruppo e si avvicinavano ai ragazzi ed erano votati ai giovani. Pian piano mi sono chiesto se il Signore non chiedesse anche a me quello che chiedeva a questi sacerdoti che io frequentavo, ed è cominciata a maturare in me la vocazione".
Lucio è entrato in seminario a soli 15 anni. "All'inizio non è stato facile, -ha affermato- anche perché i miei genitori avevano delle perplessità. È infatti comprensibile avere dei dubbi nel mandare un ragazzino di soli 15 anni in seminario a Verona, ma alla fine ho insistito e sono partito. Sei anni fa a Castelli di Confermo (Treviso) ho iniziato il noviziato, poi per un anno mi sono dedicato all'apostolato in parrocchia. Il mio percorso è poi continuato con la professione dei voti di castità, povertà ed obbedienza che ho rinnovato consecutivamente per sei anni fino a quando lo scorso ottobre con la professione perpetua mi sono legato per sempre alla famiglia canossiana". L'esempio di Santa Maddalena di Canossa è il filo conduttore della fede di Lucio Gatto. "Non è facile abbandonare tutte le ricchezze per seguire Cristo, -ha affermato il neo sacerdote- ma Santa Maddalena lo ha fatto servendo i poveri da povera. La vita di questa santa mi ha fatto riflettere, e molto più il suo spirito di dedizione verso gli altri. Oggi c'è una nuova povertà oltre quella materiale. Bisogna infatti confrontarsi con la povertà di spirito e la povertà morale. Spero tanto di essere all'altezza del compito a cui sono chiamato".
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 20-04-2005 - Categoria:
Cronaca