PACHINO - Rinascita lascia la vicesindacatura all'Udc. Il movimento civico ha già dato la propria disponibilità alla rinuncia della seconda carica in seno all'amministrazione comunale. Al posto di Piero Scala subentrerà Gianni Novello, assessore alle attività produttive, in quota Udc. Un gesto da interpretare come un passaggio mirato a rasserenare il clima diventato molto teso dopo "l'affaire Giliberto". Si rompe così la fase di calma sullo scenario politico pachinese in cui vari partiti covavano nuovi focolai di disputa. A tenere banco sono sempre la vicenda Giliberto che ha comportato l'estromissione dell'unico assessore donna indicato dai cinque sesti dell'Udc, e il possibile ritorno in giunta di An. Riguardo alla prima vicenda, da più parti si afferma che, a seguito dell'estromissione dettata dal reintegro di Giliberto, la Beninato non sia destinata a far ritorno al palazzo municipale e che dovrebbe essere sostituita dal coordinatore locale del partito di Casini, Sebastiano Cicciarella. D'altra parte pare che l'ipotesi di una definitiva chiusura nei confronti del partito di Cammisuli e Rotta sia stata analizzata nei giorni scorsi da altre forze della compagine governativa che non vedrebbero di buon occhio un ritorno del partito di destra.
Dal canto suo il partito di Fini forte dei suoi tre consiglieri nel civico consesso, pare stia analizzando l'ipotesi di ammorbidire la sua richiesta portata avanti fino ad ora in maniera intransigente, e potrebbe accontentarsi di un solo rappresentante in giunta se a questo fossero assegnate delle deleghe importanti quali ad esempio i lavori pubblici o i servizi sociali, oltre che alla vicesindacatura e alla direzione generale del comune. Il vaglio di tale ipotesi non è stato né smentito né confermato dal consigliere Salvatore Midolo, che però afferma: «Ad oggi la revoca del proposito di rimanere all'opposizione non è stato oggetto di nessuna riunione né assembleare né di direttivo. Comunque vorrei ricordare che qualunque decisione venisse presa, dovrà essere adottata di comune accordo con il gruppo consiliare che in questa fase è unito più che mai. Eventuali fughe in avanti o tentativi di delegittimazione saranno destinati a naufragare maldestramente. I nomi di eventuali assessori del mio partito dovranno avere l'avallo del gruppo consiliare oltre che quello del direttivo. Solo se si è forti dei consensi di entrambi i consensi politici si potrà avere una stabilità amministrativa».
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 22-01-2004 - Categoria: Politica
In effetti, quello che il consigliere Paolo Di Pietro ha suggerito come antidoto alla crisi interna della maggioranza, e che ha sostenuto nelle scorse settimane, è una teatrale realtà. Qui, l'unico argomento è quello delle poltrone e della rotazione degli incarichi assessoriali. Oggi,pare, che a detta dei contendenti, hanno trovato, finalmente, l' equilibrio all'assetto interno di questa maggioranza tanto vasta. Che se guardiamo bene: non ha precedenti nella storia amministrativo-politica locale. Però, intanto,pur in presenza di un quadro politico generale vasto che li ha premiati: l'unico argomento del contendere non è quale programma portare avanti per Pachino e per la collettività; ma solo ed esclusivamente quello di confliggere su chi deve occupare i posti degli assessorati. Le opportunità, gli incarichi esterni, ed interni migliori per i suoi partecipanti politici partitici.
In questo quadro, tanto dequalificato,e poco professionale, non vedo che cosa rientri a fare A.N. in giunta. Quando fino ad ora ha dimostrato- uscendo dalla maggioranza- di potere essere l'unica forza politica avulsa e non interessata a fatti strettamente personali. E che, tutto sommato, è l'unico partito che ha dimostrato di avere uomini e programmi in grado di dare gambe ad un ambizioso, futuro, progetto di sviluppo per Pachino. Cordiali Saluti. Spiros