Caro Sindaco, quando non si hanno le competenze specifiche è meglio non fare dichiarazioni. Si rischia di prendere delle decisioni che, se non supportate adeguatamente, si rivelano dei boomerag per chi le prende inopinatamente. Ora,nel caso in oggetto, è evidente che sono due gli aspetti giurisprudenziali emergenti. Di competenza di due diversi Tribunali: il primo amministrativo (ricorso al TAR di Catania); il secondo civile (richiesta danni tribunale Civile di Siracusa).Lei, Caro Sindaco, non può, diventare di colpo la sommatoria dei due Tribunali e dichiarare che siccome c'è una richiesta di danni( per un suo errore)il soggetto si è messo in una situazione di "incompatibilità " alla carica di Assessore. Per il semplice fatto che il motivo fondante della richiesta(A) deriva da una sua azione di "allontanamento" dalla giunta del medesimo: Giuseppe Giliberto. E' questo che ha creato tutto questo marasma: non altro. Finora,questo potere, non le è attribuito da nessuna legge: ne nazionale ne regionale. E non capisco che suggerimenti Le dà il suo avvocato. Infatti, la cosa che lascia perplessi è che invece di reintegrare velocemente l'assessore, come le impone il decreto del TAR, e facendo cosi, fare decadere di fatto, con l'azione di reintegro in giunta, qualsiasi azione richiesta di risarcimento danni da parte del ricorrente. Insomma, Sindaco per farla breve. Giuseppe Giliberto và reintegrato con le stesse deleghe che aveva prima della sua "determina" della sua sostituzione con la Signora Beninato. Qualsiasi altra soluzione, da Lei prospettata, potrebbe tenere aperta la richiesta di risarcimento dei danni: per sospetta azione di "mobbing amministrativo" ai danni dell'Assessore Giuseppe Giliberto.
p.s. Il termine "mobbing" è qui usato in forma estensiva. Per far capire a cosa si và incontro se non si reintegra al più presto con le sue iniziali deleghe l'assessore.
Dall'alto del Torrefano, mentre mi godo il profumo del vento di ponente.
Cordiali Saluti. Spiros.